“Alla già difficile situazione del confronto in atto tra il Ministero dei Trasporti, Ministero dello Sviluppo Economico e rappresentanze dei tassisti e degli Ncc, manca solo che si aggiunga un intervento dell’ Antitrust.

Infatti, il pensiero del presidente Petruzzella è ormai ampiamente noto, anche se la posizione liberalizzatrice dell’Antitrust non è mai stata mai supportata da alcuna reale e compiuta analisi del mercato del TPL non di linea e degli effetti economici e sociali di un eventuale sua applicazione normativa.

Pertanto, in assenza di preventiva e valutabile analisi sul piano tecnico, sociale ed economico, eventuali nuove possibili ‘Segnalazioni’ che pervenissero in questo delicato momento non potrebbero che apparire come una ennesima presa di posizione di natura politica, impropriamente ed inammissibilmente presa da un Autorità Indipendente.

Ad ogni buon conto ricordiamo al Presidente Petruzzella che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, e non sul capitale (per giunta straniero), e che l’ iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. Tutti devono sapere che tassisti e noleggiatori sono lavoratori che non rinunceranno mai a difendere il loro diritto costituzionale al lavoro e alla propria dignità di persone libere”.

Così in una nota Uri e Unica Cgil.

 

Fonte: Omniroma

Ultima modifica: 2 Marzo 2017