Apprendiamo con sconcerto dell’accordo tra Trenitalia ed il dispacciatore di corse di proprietà tedesca, Mytaxi. Che la principale compagnia ferroviaria italiana, ancora oggi a forte caratterizzazione pubblica, faccia accordi con una società controllata dal gruppo Daimler AG, controllante di Mercedes, segna il proseguimento di una politica industriale che negli ultimi venticinque anni ha progressivamente messo in mani straniere i principali asset strategici e non del Paese.
E se a ciò si aggiunge che questo accordo potrà trovare applicazione soltanto in città come Roma e Milano, ed in debole prospettiva a Torino, quando in Italia sono presenti network nazionali come IT TAXI, che copre oltre cinquanta città, riteniamo questo accordo molto discutibile, non solo dal punto di vista dell’opportunità politico-industriale, ma anche commerciale.
Fra l’altro, le forti scontistiche di cui si parla per un settore a tariffa amministrata, ci vedranno costretti a dover intervenire quanto prima nelle opportune sedi.
Loreno Bittarelli – Presidente Nazionale Unione Radiotaxi d’Italia (URI)
Claudio Giudici – Presidente Nazionale Unione di Rappresentanza Italiana dei Tassisti (URITAXI)
Ultima modifica: 28 Settembre 2017