Quanto avvenuto stamani a Roma circa i plurimi crolli di grossi rami su un taxi ed altre vetture, sia preso dai vari livelli istituzionali, locali, nazionali e comunitari, come un benevolo monito dalle non troppo sfortunate conseguenze, affinché sia riscoperta la cultura della manutenzione del territorio, come specificazione di quella più generale delle infrastrutture. Meno finanza e austerità e più investimenti! Queste spese, fra l’altro, viene richiesto da almeno un decennio all’Europa stessa, di non considerarle nel patto di stabilità, perché sviluppo infrastrutturale e manutenzione del territorio, che hanno una correlazione diretta con la sicurezza e l’incolumità delle persone, non possono pesare meno di qualche dato di bilancio. Per fortuna nessun grave danno fisico al tassista romano né ai suoi passeggeri, tuttavia l’attività d’impresa del collega sarà per un po’ di tempo seriamente compromessa. L’Amministrazione capitolina tenga presente questo aspetto, trattandosi purtroppo di un tassista non aderente al circuito delle cooperative taxi romane, che in questi casi hanno sistemi di sostituzione del mezzo, a tutela sia dell’operatore che del servizio, nonché altri sistemi di contenimento del danno.
Claudio Giudici
Presidente nazionale Uritaxi
Ultima modifica: 24 Ottobre 2017