I tassisti fiorentini, dopo oramai una quadriennio di attività dell’esperimento auto-organizzato per il contrasto all’abusivismo, possono tirare i primi bilanci.
Che per Uritaxi questi fossero positivi, dovrebbe essere chiaro già dal giugno scorso, quando, con Assemblea nazionale optò per estendere a tutto il territorio nazionale questo lavoro.
E’ bene ricordare che a causa della mancanza di una efficace e persistita attività di contrasto all’abusivismo, da parte delle Autorità competenti – vittime sia di indirizzi politici neo-liberisti, sia della scarsità di risorse -, i tassisti fiorentini, nel pieno dell’esplodere del fenomeno, nonché del lancio operativo della multinazionale Uber, decisero coralmente di sostenere un progetto di contrasto. Primariamente, dunque, deve esser chiaro che il lavoro profuso non è stato e non è un qualcosa a firma esclusiva di Uritaxi. E’ vero che i nostri iscritti rappresentano il grosso di un gruppo di lavoro fatto di volontari, ma accanto a loro operano altri colleghi di altre sigle sindacali (o senza sigla sindacale) il cui ruolo è preziosissimo. Ed è vero che Uritaxi si è prestata a porre la propria firma sugli atti rivolti ad oltre un centinaio di Comuni, ma assieme a Unica Taxi Cgil, ed a chiunque altro vorrà in futuro essere della partita.
Questo genere di attività ha avuto un primo merito di mandare un messaggio a chi credeva il territorio fiorentino, un far west senza legge (se non quella del più forte e del più furbo). Il richiamo sistematico ai propri doveri di legge, rivolto ai Comuni che avevano autorizzato questi vettori, ha progressivamente comportato un fuggi fuggi degli abusivi, fino a portare, il 12 agosto 2016, Uber stessa a decidere di sospendere il servizio. Sicuramente la qualità del servizio taxi fiorentino – di recente nuovamente certificata con livelli di gradimento della clientela del 90% – rappresentava un freno al diffondersi della multinazionale, ma essa da sé non bastava. Non a caso, infatti, in altre città italiane dove il servizio taxi è di ottimo livello, l’operare al di là delle regole tramite dispacciatori di vario genere è ancor oggi invasivo. Così, conseguentemente all’avvio di questa iniziativa dei tassisti fiorentini, è maturata la consapevolezza di chi operava a dispetto delle leggi, di non potersi più avvantaggiare della totale impunità, perchè attenzionato al Comune di appartenenza, ciò portando, in ultima battuta, alla decisione di Uber di ritirasi dal mercato fiorentino. Tutto questo, è stato fra l’altro ricostruito anche dal Corriere della Sera con articolo del 14 settembre 2017.
CORRIERE_DELLA_SERA_14-09-2017 (1)Progressivamente, così, il fenomeno dell’abusivismo è andato ridimensionandosi.
Lavoro e risultati non hanno riguardato solo i noleggi con conducente M1, ma anche velocipedi e motocarrozzette (risciò e golf-car). L’Amministrazione fiorentina, infatti, ha ad un certo punto proceduto al sequestro di oltre 50 mezzi su 60 operanti.
E’ evidente che se tale controllo del territorio non è costante, il fenomeno si riaffaccia, e così oggi, seppur in numero minore, torna ad essere oggetto di attenzione. Ma anche su tale fronte, l’attività del gruppo di lavoro, ha portato il Comune di Firenze ha avviare un processo che ha visto l’intervento, prima, del Ministero dei Trasporti e poi del Consiglio di Stato; quest’ultimo ha così definitivamente inquadrato il fenomeno nel quadro delle autorizzazioni previste per il trasporto persone non di linea.
Ovviamente, contrastare l’abusivismo non vuol dire eliminare l’abusivismo, ma un’assenza di controllo dei territori, porta alla crescita esponenziale del fenomeno. Con ogni legge, con ogni contesto politico, con ogni tipo di mercato, l’abusivismo sarà pur sempre presente, ma il controllo del territorio consente di contenerlo e ridimensionarlo.
Alla luce di ciò, invitiamo ogni città italiana a fare squadra, al di là dei distinguo ideologico-politici e delle antipatie personali, ispirati solo dalla volontà di tutelare il lavoro, il servizio, la legalità. Uritaxi è a tal proposito già organizzata, disponibile a raccontare in tutte le Città italiane questa esperienza di lavoro, a far tesoro di altre esperienze, ed accoglie a braccia aperte tutti quei Colleghi e quelle Sigle che intendano dare il proprio contributo a riguardo!
Ultima modifica: 17 Giugno 2021