Dopo la precisazione scritta ricevuta dal Gabinetto della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, anche la Commissione Europea, tramite Adina Valean, Commissario europeo per i Trasporti, precisa che “non sono previste proposte legislative per la regolamentazione del settore dei taxi e dei veicoli a noleggio con conducente”. La Commissione aggiunge poi “che le restrizioni alla libertà di stabilimento devono essere applicabili senza discriminazioni basate sulla cittadinanza e devono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale. Inoltre devono essere tali da garantire il raggiungimento dell’obiettivo perseguito e non andare al di là di quanto è necessario per raggiungere tale obiettivo”. Tutto questo è coerente con quanto sancito nell’ultima sentenza della Corte Costituzionale 56/2020 che nel giustificare l’articolato della normativa sul trasporto pubblico non di linea vigente in Italia, afferma testualmente che “l’estrema facilità con cui possono essere commessi abusi nel settore del trasporto pubblico locale non di linea e, per converso, l’estrema difficoltà dei controlli e di conseguenza della repressione delle condotte – ciò che rende l’apparato sanzionatorio (pur previsto) poco dissuasivo – giustificano l’adozione di misure rigorose dirette a prevenire la possibilità di abusi”. Questo, rappresenta un invito espresso a concludere l’iter attuativo della recente novella L. 12/2019, tanto più considerando il puntuale riferimento che essa fa sia al registro elettronico nazionale, sia “all’obbligo di compilare e tenere un ‘foglio di servizio’” considerati “misure non irragionevoli e non sproporzionate”.
Ringraziamo pubblicamente l’eurodeputata Susanna Ceccardi (Lega) per il lavoro che in questi mesi ha svolto per far venire alla luce la verità delle cose. Invitiamo anche gli altri partiti alla tutela di un quadro normativo che porta sia il servizio taxi che quello ncc a primeggiare tra tutti i servizi di trasporto presenti nel Paese. Nello specifico del servizio taxi, la qualità del modello italiano è comprovata da indagini demoscopiche che rilevano come l’81% degli italiani è soddisfatto per i taxi, l’85% è soddisfatto dei tempi di attesa di un taxi. Il 78% degli italiani è soddisfatto dell’offerta tecnologica (telefonica, messaggistica, applicazioni) e 3 italiani su 4 ritengono il servizio taxi italiano migliore o uguale al servizio taxi estero.
Alla luce di tutto ciò, chiediamo al Governo di tutelare il settore e di dare conclusione all’iter previsto dalla riforma partorita dal Parlamento appena tre anni fa.
Claudio Giudici
Presidente nazionale Uritaxi