”Non siamo contrari a qualsiasi forma d’innovazione volta a migliorare il servizio del trasporto pubblico non di linea, purche’ cio’ avvenga nel rispetto dei fondamentali principi previsti dalle normative vigenti.
E’ pero’ impensabile che sia consentito a qualsiasi imprenditore, proveniente da qualsiasi parte del mondo, di colonizzare il nostro mercato violando le nostre stesse regole. In Italia non abbiamo certo bisogno di creare il Far West”.
Lo dichiara Loreno Bittarelli, presidente na
zionale Uri/Uritaxi, in merito alle proteste dei tassisti a Milano contro Uber, l’applicazione che permette di noleggiare una macchina con conducente con una app da cellulare. “Servono regole piu’ chiare, che diano maggiori certezze agli operatori del settore che intendono lavorare nel rispetto della legalita’, cosa che fino ad oggi non e’ avvenuta – prosegue –
E la soluzione non puo’ certo essere quella proposta dall’assessore alla Mobilita’ del comune di Milano Pierfrancesco Maran, che vorrebbe istituire un registro nazionale di intermediari Ncc.
Cio’ non farebbe altro che legalizzare gli abusivi e tutti coloro che intendono speculare sul costo finale del servizio, aggravando i costi a discapito dell’utenza, cosa che non dovrebbe essere prerogativa del servizio pubblico”. “Non e’ neanche e’ vero, come alcuni sostengono, che il trasporto pubblico non di linea e’ regolato da vecchie normative perche’ l’attuale Legge vigente (L.21/92), seppur migliorabile, e’ stata recentemente aggiornata nel dicembre 2012 – prosegue – e non possiamo neanche accettare di essere tacciati come una categoria chiusa a qualsiasi proposta innovazione volta al miglioramento il servizio.
Pero’, i dilaganti fenomeni di abusivismo che quotidianamente si perpetuano nel nostro mondo, vanno combattuti e contrastati”. “Anche noi (Uri e Uritaxi), abbiamo realizzato prima di altri, sin dal dicembre 2012, una app molto innovativa che si chiama It-Taxi, della quale si e’ poco parlato – aggiunge Bittarelli – ma che consente di mettere direttamente in contatto il tassista con il taxi piu’ vicino all’indirizzo in cui si trova l’utente e che presto sara’ implementata con nuove ed uniche funzioni, ma sempre nel rispetto delle leggi vigenti. In nome del ‘libero mercato’, non ci si puo’ avvalere del diritto di violare le leggi”.
“Concludiamo infine con l’invito a tutti i colleghi, ad evitare iniziative improvvisate che non portano ad alcun risultato positivo per la categoria, ma che non fanno altro che metterci in cattiva luce nei confronti dell’utenza, finendo per pubblicizzare gratuitamente chi opera al di fuori delle leggi – aggiunge Bittarelli – Questi fenomeni si combattono con iniziative diverse da quelle fino ad oggi intraprese, che non ci facciano passare dalla ragione al torto passando violenti, e soprattutto che non creino disagi alla nostra utenza”.
“Nei prossimi giorni, ci faremo promotori di una nuova riunione del Parlamentino Nazionale dei Taxi, per continuare il confronto gia’ avviato per la ricerca delle soluzioni piu’ idonee a contrastare i vari fenomeni di abusivismo presenti nel settore”, conclude.
Ultima modifica: 20 Maggio 2014