“Il Premier Matteo Renzi non sa che un cittadino che richiede un servizio attraverso la app che dichiara di apprezzare, spende molto di più rispetto al taxi.
Per verificarlo basta andare nel loro sito, come noi abbiamo fatto e fare degli esempi: Roma Via Veneto – Aeroporto di Fiumicino 77 euro, contro i 48 euro del taxi, mentre da via Ugo Ojetti all’aeroporto costa 116 euro, contro i 70 euro del taxi e così via. Circa il 60% in più. Tra l’altro il prezzo e solo indicativo e può anche crescere vertiginosamente a seconda della disponibilità di veicoli del momento.
Alla faccia della trasparenza e della certezza del prezzo del servizio pubblico! I costi sono nettamente superiori, perché si inserisce in mezzo un intermediario che lucrando sui lavoratori, fa incrementare i costi finali del servizio per l’utente, cosa proibita invece dalle leggi italiane sul trasporto pubblico non di linea che prevedono che il contratto sia diretto tra il vettore e l’utente. Senza considerare poi l’aspetto fiscale avendo la società la sede in Olanda, ed effettua il servizio utilizzando dei noleggi con conducente che operano in totale spregio delle nostre Leggi che regolamentano il settore.
Anche noi tassisti abbiamo una nostra app che si chiama IT Taxi che consente di richiedere direttamente un taxi in tutta Italia e non abbiamo nessuna paura di competere con chiunque, ed accogliamo favorevolmente qualsiasi tipo di innovazione che possa migliorare il servizio per l’utenza, purchè ciò avvenga nel rispetto delle regole come facciamo noi.
Altrimenti non si tratterebbe più di sana concorrenza, ma di vera e propria concorrenza sleale. Ci auguriamo quindi che il Premier possa ravvedersi prendendo atto di queste nostre osservazioni”. Lo dichiara in una nota Loreno Bittarelli Presidente nazionale Uritaxi.
Ultima modifica: 28 Maggio 2014