Nuovi problemi per Uber, questa volta negli Stati Uniti. La startup che ha creato l’omonima app per prenotare taxi e vetture con autista usando il proprio smartphone dovrà temporaneamente sospendere le attività in Nevada, dopo avere ricevuto un’ingiunzione preliminare poco dopo l’inizio delle attività nello Stato americano circa un mese fa.
E’ la prima volta che Uber deve fare i conti con un bando in un intero stato dell’unione americana. Come ricorda il Financial Times, il Nevada è uno degli Stati in cui ci sono state forti proteste contro servizi alternativi ai taxi, in rapida espansione, come quelli offerti da Uber, Lyft e Sidecar.
Uber, che è in trattativa per raccogliere fino a un miliardo di dollari nell’ambito di un round di finanziamenti che potrà fare salire la valutazione del gruppo fino a 40 miliardi di dollari, dovrà fare i conti con le autorità di regolamentazione del Nevada, determinate a confermare il bando.
“E’ un peccato che il Nevada sia il primo Stato americano a sospndere temporaneamente il servizio di Uber, mettendo a rischio quasi mille posti di lavoro e la capacità di sbarcare il lunario di altrettante famiglie”, ha fatto sapere la società.
Ultima modifica: 1 Dicembre 2014