Non solo commercianti e passeggeri dei bus Tper: adesso anche i tassisti finiscono
ostaggio del cantierone. L’avvio della nuova fase dei lavori in via Rizzoli, con la realizzazione della
pavimentazione in basoli anche sul lato sud della strada, nel tratto da via Indipendenza fino a piazza Re
Enzo, ha infatti reso irraggiungibile, da ieri mattina, il principale posteggio taxi del centro storico, che ha
traslocato temporaneamente all’inizio di via Indipendenza. E qui sono cominciati i problemi: innanzitutto, a
nessuno è venuto in mente di mettere un cartello di avviso in piazza Re Enzo, dove bolognesi e turisti sono
abituati a vedere la colonna di taxi in sosta.
«Che fine hanno fatto?», chiede una signora davanti allo slargo
insolitamente vuoto e chiuso, verso via Rizzoli, dalle transenne targate BoBo. È reduce dallo shopping in
centro, il medico le ha raccomandato di non trasportare pesi e lei non ha idea di dove andare. Bisogna
spostarsi (a saperlo) di alcune centinaia di metri: in via Indipendenza appunto, all’altezza di via del Monte,
poco dopo la cattedrale di San Pietro. Anche qui però, almeno in mattinata, di auto bianche in fila se ne
vedono pochine. Succede infatti che i tassisti, stanchi di aspettare invano i clienti, si muovono dal nuovo
stallo, che pure è indicato dalla segnaletica.
È il caso di Simone Campanini, che con il suo Avana 13 riesce
a caricare un paio di turisti solo dopo essersi fatto un giro lungo l’importante arteria cittadina. «Il problema è
che lì dove ci hanno messo i clienti non ci vedono», conferma Andrea Rapparini, altro tassista. Allarga le
braccia, invece, Alessandro Montanari: «I clienti ci aspettano in piazza Re Enzo? Eh ma noi lì non possiamo
andraci. Che dire, ultimamente a Bologna succedono cose strane». I disagi però non sono solo per chi deve
prendere il taxi: è una mattinata di passione anche per quanti si servono dei mezzi pubblici. Con la chiusura
completa dell’accesso a via Rizzoli, le navette A e A/, attive da lunedì a venerdì (escluso festivi), hanno infatti
cambiato percorso: ora transitano nel primo tratto di via Ugo Bassi, già pronto, per arrivare fino a piazza
Roosevelt. ci sono alcune fermate provvisorie, altre sono state soppresse. Come quella di piazza Re Enzo,
dove Tina Tabaroni e Maria Rosa Ortelli sono state prese alla sprovvista. E prima di dirigersi verso via Ugo
Bassi, dove finalmente potranno salire sull’autobus tanto atteso, si sfogano: «Sappiamo dei lavori e tutto, ci
teniamo sempre informate. Ma qui ogni settimana ce n’è una».
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Ultima modifica: 24 Agosto 2015