293-coLa storia del numero unico dei Taxi è un nuovo capitolo degli sprechi della Giunta Pisapia. E anche una ennesima fesseria commessa dall’Assessore ai Trasporti Maran.

Milano dispone di 120 vecchie colonnine gialle per chiamare i taxi, per metà fuori uso. Maran, tralasciando il fatto che le colonnine hanno ancora un loro pubblico (persone anziane non avvezze agli smartphone) , ha deciso di abbandonarle al loro destino. Incurante del danno arrecato a un bene di proprietà comunale, l’Assessore ha partorito un primo bando per realizzare un numero unico dei taxi , che sostituisca le colonnine. Il primo bando e’ rimasto lettera morta, perché è andato deserto.

Maran apre allora un secondo bando che stavolta viene aggiudicato a Fastweb. La società gestisce per la modica cifra di 700.000 euro il numero unico, un servizio che in automatico, via internet o via telefono dovrebbe chiamare il taxi piu vicino fermo in un parcheggio taxi. Il bando era però stato formulato in modo che gli attuali consorzi radiotaxi (4040, 8585, 6767 etc) non potessero partecipare. Proteste dei consorzi, e adesso il Tar ha scritto chiaro e tondo che il Comune così ha alterato il mercato.

Il numero unico 02 7777 parte con tanti problemi e pochi utenti. Il risponditore automatico non è il massimo per questi servizi. Ma la domanda è soprattutto una? Perché il Comune deve fare male quello che dei consorzi privati fanno bene? Perché Maran ha speso 700.000 euro del Comune, cioè nostri, per offrire un servizio che i consorzi privati potevano offrire senza aggravio per le casse pubbliche?

 

Leggi l’articolo completo su Milano.info

 

 

Ultima modifica: 19 Ottobre 2015