“Leggiamo con sorpresa un comunicato stampa dell’Autorità antitrust su una risposta resa dal Presidente Pitruzzella al Ministero dell’Interno (Dipartimento della Pubblica Sicurezza). In poche righe, e senza vere motivazioni di fatto o di diritto, il Presidente Pitruzzella si schiera in favore della disapplicazione di una legge dello Stato (la legge quadro 21/1992). Inoltre, pur dando atto dell’innovazione tecnologica introdotta dalle cooperative taxi – obiettivamente superiore e precedente a quella di UBER – l’Autorità sembra prendere posizione in favore di una modifica delle norme ritagliata sugli interessi della multinazionale UBER.
E’ grave, a nostro avviso, che il Presidente di un’autorità dello Stato auspichi con tanto semplicismo la disapplicazione di una legge statale e, forse, ancora più grave è che un’autorità tecnica, o che dovrebbe essere tale, dia giudizi sommari senza una preventiva istruttoria con le vere parti interessate e senza dare conto delle giuste ragioni delle categorie che tradizionalmente assicurano il servizio di trasporto pubblico non di linea.
Basti pensare al riguardo che la Commissione europea – diversamente dalle autorità italiane – prima di prendere posizioni ufficiali ha avviato un apposito studio ed un processo di consultazione, che è ancora nelle prime fasi.
Siamo a disposizione dei regolatori, ed anzi chiediamo pubblicamente, che vi sia finalmente un serio ed aperto confronto tecnico. Siamo pronti ad un tale confronto nel quale presenteremo ragioni ed evidenze oggettive, certi del loro fondamento. Siamo stati, e siamo, invece assolutamente contrari ai giudizi sommari, privi di ogni fondamento e riscontro, unicamente in linea con gli interessi di qualche multinazionale”.
Loreno Bittarelli
Presidente Unione Radiotaxi Italiani