Una manifestazione di protesta senza precedenti: 8 mila Black Cab londinesi hanno paralizzato per un miglio, e su entrambi i lati, Whitehall, un’arteria centrale della città, a pochi passi dal Parlamento di Westminster.
I tassisti chiamano in causa il governo, colpevole – a loro avviso – della mancata regolamentazione della società Uber. Una vera e propria minaccia per la loro professione. Ma non tutti la pensano così. Alcuni attivisti, infatti, sono pronti ad accettare la società americana purché paghi le tasse nel Regno Unito.
Altri se la prendono con il governo: “Non stanno facendo niente – alla fine della giornata ci hanno lasciato soli”.
Ad ogni modo, è la prima volta che cinque diversi gruppi, che rappresentano 25 mila driver della città, hanno manifestato in maniera unitaria.
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Ultima modifica: 12 Febbraio 2016