Uber lascia un paese europeo, per la prima volta da quando il servizio taxi su chiamata on line diretta tra clienti e tassisti e’ entrato nel continente. A spingere verso questa decisione e’ stata la legislazione ungherese, che, ha riferito l’azienda americana, rende ‘impossibile’ operare nel paese.
La legge, che entra in vigore oggi, consente alle autorita’ di fermare ‘un fornitore di servizi di taxi che operi senza un centro di smistamento’, ovvero proprio Uber, che ha fissato al prossimo 24 luglio la fine delle operazioni. La legislazione approvata lo scorso messe, afferma Uber in una nota, ‘rende impossibile agli autisti ungheresi di utilizzare i propri veicoli per guadagnare denaro, nonostante siano in possesso di patenti e paghino puntualmente le tasse’. Dal momento dell’ingresso di Uber nel mercato ungherese, nel novembre del 2014, si erano registrato al servizio 1.200 autisti e 160.000 clienti.
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Ultima modifica: 14 Luglio 2016