Lo scorso Settembre era stata catturata subito dopo aver tentato di rapinare un tassista. Ma quella lezione non le è servita, anzi. Deborah Argiolas, 38 anni, è tornata a prender di mira i taxi, ha affinato la tecnica e trovato un complice, ma è comunque finita dietro le sbarre.
È stata arrestata nella notte fra sabato e domenica dalla polizia, assieme al suo amico e compagno Marco Aiello, di un anno più anziano. Deve rispondere di tentata rapina in concorso e lesioni lievi ai danni di un conducente di mezzo pubblico, ferito a un dito nella colluttazione seguita all’aggressione. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, Deborah e Marco salgono sul taxi in via Cechov, quando la mezzanotte è trascorsa da pochi minuti. Chiedono di essere accompagnati fino a Sampierdarena, ma appena giunti in via Maritano entrano in azione. Anzi, Argiolas copre gli occhi dell’uomo alla guida con una benda. Una mossa fulminea e però rischiosissima.
La vettura sbanda, l’autista non sa che fare, è colto di sorpresa, riesce a frenare, a rallentare, ma non sa dove e come accostare. La rapinatrice a quel puinto urla al complice di passarle il coltello e con quello minaccia il tassista, ancora. La vittima reagisce, c’è una breve colluttazione, nel corso della quale il conducente del veicolo riporta un profondo taglio a un dito della mano destra. A quel punto il taxi si arresta e i due banditi potrebbero farsi consegnare il bottino, ma sulla scena sopraggiunge un’altra vettura pubblica e Argiolas e Aiello si danno alla fuga.
Scappano a piedi, mentre il tassinaro chiede aiuto al “113”. Sul posto si precipitano le volanti della questura, mentre i malviventi scappano correndo. Li trovano in via Bolzaneto e li arrestano dopo pochissimi minuti, ancora in flagranza.
Questa mattina compariranno entrambi di fronte al giudice per la convalida del provvedimento di cattura emesso nei loro confronti. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine , come detto, Deborah Argiolas sei mesi fa aveva rapinato un altro tassista, questa volta armata di forbici, tra Cornigliano e Sampierdarena, ma era stata pure denunciata per insolvenza fraudolenta non avendo pagato in precedenza numerose altre corse.
Fonte: il Secolo XIX
Ultima modifica: 24 Marzo 2014