Apprendiamo da un comunicato della Uil, che anche loro insieme a Ugl, Usb, Federtaxi, Fast e Faisa invieranno proposte al Ministero. Salta subito all’occhio che tali proposte sono le stesse avanzate e discusse nell’ultimo incontro col MIT, e che tali proposte/modifiche sono anche, seppur con qualche parola diversa, le stesse portate avanti da Uritaxi.
A questo punto la domanda sorge spontanea, ma perché allora lo sciopero?
Perché tutti quei giorni di fermo?
Siamo tutti “Bittarelli poliziotto” adesso?
Noi restiamo dell’idea che ci si sia fermati, quando si sarebbe potuto non farlo. Ma su questo, sappiamo che ci sono opinioni contrastanti.
Ciò su cui davvero non si può discutere è che qualcuno stia spingendo i tassisti italiani a fare il gioco delle multinazionali, quando vi aderisce personalmente trasferendo a queste quello che fino ad oggi era il portafoglio clienti esclusivo dei tassisti italiani – ma si capisce che la nostra vera ricchezza a cui ambiscono le multinazionali è questa? È il portafoglio clienti! È una clientela fidelizzata negli anni che chiama ed usa numeri telefonici ed altri strumenti che sono proprietà dei tassisti italiani! Ma è davvero così difficile capirlo? -; ma si fa il gioco di queste multinazionali anche quando, con giorni di stop evitabili, queste segnano cifre record nel download delle loro app.
Anche perché sia Uber che i noleggiatori sono scontenti della proposta governativa – che anche noi vogliamo correggere – ma… ad aver scioperato sono stati i tassisti!
La cosa non si spiega, ed il nostro dubbio è che qualcuno qui stia giocando sporco…
Il Direttivo nazionale Uritaxi

#siamotuttipoliziotti

Ultima modifica: 29 Marzo 2017