293-flCento licenze taxi in più a Firenze? Le due cooperative (Socota e Cotafi) che gestiscono le 654 auto bianche
rispediscono al mittente il piano di Palazzo Vecchio, che entro fine anno è deciso ad aumentare
sensibilmente il numero delle licenze per limitare i disservizi (in primis taxi introvabili nei momenti di punta)
registrati in base alle proteste arrivate sul tavolo del sindaco Dario Nardella e dell’assessore Bettarini.

«Nessuno ci ha formalizzato questa possibilità, che oltretutto è assurda – ribatte Claudio Giudici, presidente di
Cotafi 43.90 – Per adesso il Comune ci ha solo spiegato di volere una centrale unica per chiamare i taxi delle
due cooperative in versione unificata, ma è una soluzione. Non ci sono precedenti simili in Italia, e oltretutto
ogni cooperativa ha regolamenti e storie differenti da tutelare». Se Cotafi chiude del tutto all’aumento in
blocco delle licenze, il presidente Giudici dice al Comune di «essere disponibile a trattare sull’aumento
dell’operatività delle cosiddette “ter”», che in pratica sono le auto di riserva delle due coop, previste dal
decreto Bersani sulle liberalizzazioni.

A Firenze ce ne dovrebbero essere una trentina, ma in realtà si contano
sulle dita di una mano, e questa possibilità potrebbe essere un buon banco di prova per una trattativa
difficilissima. Il momento per aumentare le licenze, con almeno altri tre anni di cantieri per la tramvia e taxi
puntualmente bloccati nel traffico, non è infatti dei migliori per l’amministrazione. Anche Simone Giuliani,
responsabile relazioni esterne di Socota 42.42, contesta il piano del Comune: «È vero che nell’ultimo mese,
tra Pitti e un fortissimo afflusso di turisti in più, ci sono stati problemi importanti nel trovare taxi – spiega – Ma
da qui a dire che servono 100 licenze in più mi pare totalmente fuori luogo». E poi: «Il tassismo fiorentino, con
la sua flotta a larga maggioranza ecosostenibile, è un vero e proprio fiore all’occhiello in Italia. Se vogliamo
che Firenze diventi una città europea, dobbiamo fare tutti dei sacrifici, nessuno escluso».

 

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Ultima modifica: 13 Luglio 2015