Ad Amsterdam, l’elettrica è di casa. Lo si vede subito, nel tragitto dall’aeroporto di Schiphol al centro città, dove abbondano Tesla Model S, Nissan Leaf ed e-NV200 (a noi è capitato di incrociare persino una Volkswagen XL1). Molto spesso le targhe sono blu, a indicare il servizio taxi: già, perché a quanto pare, la città olandese è la “capitale” delle auto pubbliche green.
Oggi, i taxi elettrici di Amsterdam sono quasi 400: le Model S ammontano a un centinaio, mentre la stragrande maggioranza delle altre emissioni zero sono Leaf ed e-NV200. Le società operatrici sono cinque, tra cui Connexxion (colosso europeo che ha appena acquistato cento van Nissan, rigorosamente neri), TCA (un altro “mostro” da 1.300 veicoli, di cui 50 e-NV200) e la piccola – ma ambiziosa e combattiva – Taxi Electric, esclusivamente dedicata ad auto pubbliche a emissioni zero, con una flotta di 22 Leaf e otto Tesla. “A quanto ne sappiamo – spiega Jordi Vila, managing director di Nissan Netherlands – al mondo non esiste una concentrazione più alta di taxi elettrici”. (…)
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