Il Comune mette a bando 12 nuove autorizzazioni per ape-calesse, ma il giorno stesso della pubblicazione della selezione ne auspica l’immediato ritiro. Il nuovo paradossale caso tutto interno all’amministrazione comunale scoppia nella già agitatissima vicenda della regolamentazione delle motocarrozzette con conducente.
La circolazione nel centro città dei mezzi azzurri e bianchi su tre ruote, dal vago sapore anni Cinquanta, è da mesi al centro di scontri tra categorie di lavoratori (conducenti degli ape-calesse e tassisti), ma anche tra giunta comunale (Orlando e Di Marco) e consiglio comunale, nel tentativo vano di mettere qualche regola nel dilagante abusivismo. L’ultima puntata è andata in scena ieri, quando sul sito internet del Comune ha fatto capolino il bando di selezione pubblica per l’assegnazione di 12 autorizzazioni per l’esercizio del servizio di noleggio motocarrozzette con conducente.
Una determinazione del dirigente dello Sportello unico per le attività produttive, Paolo Basile. Venti giorni per presentare la domanda. Requisiti indispensabili: iscrizione nel ruolo dei conducenti di motocarrozzette istituito alla Camera di Commercio, scuola dell’obbligo, nessuna condanna né fallimento. Una commissione valuterà i punteggi di ciascun candidato (tra cui proprietà del mezzo, patentino di guida turistica, attestato di conoscenza di una lingua straniera), ma soprattutto valuterà la prova scritta dei candidati, un test di 25 domande sul codice della strada, sulla conoscenza dei monumenti e della toponomastica. Ma la scorsa estate erano state assegnate altre 15 autorizzazioni (anzi 12, perché 3 candidati sono risultati non in regola), secondo quanto previsto da un primo regolamento del consiglio comunale del giugno scorso.
La stessa Sala delle Lapidi a dicembre, però, aveva modificato la delibera, raddoppiando il numero delle licenze da dare, da 15 a 30. Decisione che non era affatto piaciuta al sindaco Leoluca Orlando, che con l’assessore alle Attività produttive, Marco Di Marco, ieri ha inviato una pesantissima nota al consiglio comunale e al dirigente del Suap, negando che ci siano le motivazioni per una tale iniziativa. Il bando è vincolato alle decisioni del Consiglio prese «sulla base di una valutazione che appare palesemente erronea, perché fondata su presupposti inesistenti». «Si è appurato, infatti – scrivono Orlando e Di Marco – che l’incremento dei flussi turistici indicato in delibera nel 21% rispetto al 2012 in realtà è del 4%. E, in ogni caso, un aumento del 100% del numero delle licenze non si sarebbe comunque potuto giustificare con un incremento dei flussi del solo 21%». Insomma, il rischio sarebbe grosso, perché il mercato non potrebbe sopportare l’eccessiva offerta di ape-calesse «con grave pregiudizio per i soggetti già titolari di licenza, i quali potrebbero instaurare un contenzioso amministrativo che certamente vedrebbe il Comune soccombente».
Da qui l’invito al consiglio comunale, perché modifichi il regolamento in autotutela, mentre il Suap «valuterà ogni opportuna misura sospensiva», i n attesa che Sala delle Lapidi riporti il numero massimo di licenze a 15. Caos totale, mentre i tassisti sono già in rivolta. Per Paolo Caracausi, presidente della commissione Attività produttive, «il problema è esclusivamente burocratico. Coi tassisti ragioneremo sulla città che vogliamo, puntando al taxi-sharing e dando regole certe».
Fonte: Giornale di Sicilia
Ultima modifica: 29 Marzo 2014