“Non possiamo più accettare che vengano riproposte indicazioni (a nostro avviso di parte) che risultano prive di valutazioni e confronti, nazionali e internazionali, su questioni che noi riteniamo basilari per qualsivoglia esercizio di riforma, che risponda a criteri obiettivi e imparziali.
Ci stupisce in particolare che ancora oggi l’Autorità sia rimasta totalmente silente rispetto ai pregiudizi derivanti dall’interferenza del servizio Uber con i taxi, interferenza riconosciuta da autorevoli sentenze della magistratura italiana e delle corti europee e statunitensi, nonché riguardo ai gravi rischi per il consumatore su aspetti essenziali quali la sicurezza e la tutela assicurativa.
Ciò posto, anche in vista della presentazione al Parlamento della prossima Relazione annuale dell’Agcm – dove, ne siamo certi, si tornerà a evocare dogmaticamente il ‘totem’ della liberalizzazione del servizio taxi, rinnoviamo la nostra disponibilità ad un confronto con le autorità per discutere le evidenze istruttorie su cui si basano queste prese di posizione e per illustrare le ragioni dei radio-taxi a tutela del servizio pubblico e dell’interesse dei cittadini- consumatori”.
Così in una nota Loreno Bittarelli, presidente nazionale Uri/UriTaxi.
Fonte: Agenzia Omniroma
Ultima modifica: 6 Maggio 2016