Nella segnalazione relativa alla legge comunitaria 2014 l’Antitrust chiede a Governo e Parlamento di garantire la “piena sostituibilità” tra taxi ed ncc eliminando “le distorsioni concorrenziali” tra i due servizi del Tpl non di linea.
In pratica viene chiesta la soppressione della garanzia per l’utente, costituita in tutto il mondo dalla tariffa fissa e amministrativamente predeterminata dai Comuni, che contraddistingue il servizio taxi dal noleggio con conducente.
L’ennesimo incredibile tentativo di individuare nella liberalizzazione dei taxi l’elemento essenziale e determinante per “sbloccare l’Italia e rilanciare l’economia garantendo la ripresa”. Incredibile ma è così: liberalizzare i taxi e gli ncc che la Direttiva Europea Bolkestein, la Legge di recepimento e tutte le tutte le altre Leggi in tema di liberalizzazioni (compresi gli ultimi decreti Monti ), hanno individuato come settore escluso in quanto del tutto incompatibile con i principi di liberalizzazione.
Contro i Consumatori quindi e contro l’Europa, oltre che contro i lavoratori del settore.
Ma allora, a vantaggio di chi?
La Segnalazione dell’Antitrust lo dice espressamente: a favore delle “nuove piattaforme on line” che di recente si sono affacciate sul mercato italiano, manca solo nome e cognome.
Insomma – di fatto – un “aiutino” per creare una situazione di mercato idonea a consentire alle “nuove piattaforme on line”, espressamente indicate, di entrare in un mercato che – allo stato- le ha ampiamente rifiutate, relegandole ad un fatturato risibile ed inesistente.
Alla faccia della concorrenza e della “tutela dei mercati”!
Loreno Bittarelli Presidente Nazionale Uritaxi
Ultima modifica: 7 Luglio 2014