“L’ennesimo blocco del traffico di oggi a Roma non è altro che la riprova del fallimento della politica del Comune sull’abbattimento delle emissioni inquinanti nell’atmosfera. Si va avanti a forza di fermi della circolazione, senza guardare più a lungo, creando valide alternative di mobilità sostenibile per i cittadini che favoriscano l’utilizzo dei veicoli ecologici e incentivino l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, la cui efficienza e convenienza è subordinata alla fluidità della loro circolazione. Il sindaco Marino in campagna elettorale aveva annunciato di volere istituire 100 nuovi chilometri di corsie preferenziali, ma per il momento non se ne è vista neanche la traccia e i mezzi di trasporto pubblico continuano a rimanere imbottigliati nel traffico, mentre i taxi si trovano addirittura a dover lasciare i loro clienti a piedi perché gli viene interdetto l’accesso in alcune importanti zone della città. Inoltre, l’Unione dei Radiotaxi d’Italia e la Cooperativa Radiotaxi 3570 alcuni mesi fa hanno immesso in servizio nella Capitale i primi taxi elettrici in Italia. La sperimentazione – che successivamente sarà estesa anche in altre città – sta avendo un grande successo: i tassisti sono soddisfatti perchè risparmiano sui costi di gestione e i loro clienti sono entusiasti di viaggiare su un mezzo confortevole ed ecologico. Peccato che non esista ancora una rete adeguata per la ricarica, perché questi taxi hanno la possibilità di ricaricarsi solo presso la sede del 3570 o all’aeroporto di Fiumicino, dove, a proprie spese, il 3570 in collaborazione con ADR, ha installato apposite colonnine. È una delusione che – al di là dei buoni proclami – progetti così importanti non riescano a trovare il pieno sostegno da parte delle Istituzioni. Noi abbiamo presentato da tempo, sia al Comune di Roma Capitale che alla Regione Lazio, un nostro progetto dettagliato per la realizzazione di una rete di ricarica per i taxi elettrici, dal quale emerge che sarebbero sufficienti solo 20 stazioni di ricarica rapida, individuate in luoghi strategici per la nostra attività, per “elettrizzare” i quasi 8.000 taxi romani. I benefici in termini di minori emissioni sarebbero a di poco impressionanti, ma non sta a noi farne i calcoli. Ci auguriamo però che almeno stavolta i fondi europei destinati alla mobilità sostenibile e alla realizzazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici non tornino indietro o vengano sprecati per l’insensibilità dei nostri amministratori, che si illudono di risolvere il problema della riduzione delle emissioni continuando a “mettere pezze” bloccando la circolazione ogni qualvolta vengono sforati i limiti massimi previsti, perché così si risolve solo momentaneamente, ma non definitivamente, una serio problema legato anche alla salute dei cittadini”. Così in una nota Loreno Bittarelli, Presidente Unione Radiotaxi d’Italia e Radiotaxi 3570 di Roma.
Fonte: primapagina news
Ultima modifica: 24 Novembre 2014