“Abbiamo appena appreso che il ministro Maurizio Lupi ha incontrato i responsabili di alcune app che si pongono come ‘intermediari fra domanda e offerta nel settore del trasporto pubblico non di linea’, ai quali avrebbe espresso tutto il suo favore per le innovazioni tecnologiche che migliorano la qualità del servizio e la soddisfazione delle esigenze degli utenti, anche attraverso nuove forme di servizi per la mobilità, ribadendo il dovere delle istituzioni di tutelare la sicurezza della circolazione, degli utenti e il rispetto delle norme vigenti”.
Lo dichiara, in una nota, Loreno Bittarelli, presidente Nazionale Uritaxi.
“Pur condividendo in pieno quanto dichiarato dal ministro Lupi – aggiunge – ci teniamo a precisare che l’attuale normativa sul Tpl non di linea contiene intrinsecamente un principio, spesso sottovalutato, ma non per questo secondario, che prevede che il contratto di servizio debba essere stipulato direttamente tra il vettore e l’utente, senza alcun tipo di intermediario, proprio per evitare che soggetti terzi, speculando sui lavoratori, vadano ad incrementare la tariffa finale per gli utenti del servizio.
Questo principio è per noi sacrosanto e da salvaguardare, affinchè il trasporto pubblico non di linea possa continuare ad essere accessibile a una più ampia fascia possibile di utenza, e non oggetto di speculazione da parte delle multinazionali o di chi ha maggiori disponibilità di capitali.
Non riusciamo quindi a spiegarci perché il Ministro Lupi abbia preferito incontrare prima ‘coloro che si pongono come intermediari fra domanda e offerta’, che vorrebbero inserirsi nel nostro mercato in sfregio delle leggi esistenti, piuttosto che i rappresentanti nazionali delle categorie direttamente interessate (taxi-ncc)”.
Ultima modifica: 1 Luglio 2014