Il paese della longevità, ma anche quello con il più alto tasso di noleggi con conducente mai visto in Italia.
Al comune di Campodimele – settecento anime in provincia di Latina – erano di manica larga com il rilascio delle autorizzazioni con cui, i titolari, esercitavano nella Capitale un vero e proprio servizio taxi senza però doversi sobbarcare il costo di onerose licenza (oggi valutate a partire da 150mila euro). La guardia di finanza di Latina, al culmine dell’indagine chiamata «Taxidriver», ha sequestrato 71 licenze rilasciate a Campodimele e denunciato 59 persone. Già in passato a Roma era stata dichiarata guerra agli abusivi che esercitavano con autorizzazioni conseguita in comuni della Sicilia, oppure di Campania, Abruzzo e Molise.
Per gli abusivi che invadevano Roma Campodimele era dunque diventato un paradiso per quegli operatori che, non potendo ottenere una licenza di taxi o di noleggio, ne acquisivano uno come «Ncc» nel comune pontino e poi si mettevano a lavorare proprio a Roma, malvisti dagli altri autisti cui sottraevano il pane. La loro zona di «caccia» era tra quelle più ambite per accaparrarsi ricca clientela occasionale: dall’aeroporto di Fiumicino agli alberghi più rinomati del centro storico, lo sciame degli abusivi ha creato, negli anni, un malcontento crescente sfociato nelle denunce che hanno portato al sequestro delle licenze utilizzate in maniera fraudolenta da autisti in gran parte provenienti dalla Capitale stessa (….)
(….) La sistematica violazione della legge 15 gennaio 1992 numero 21 -prosegue la nota – ha determinato così l’alterazione degli equilibri di mercato e della concorrenza, rispettivamente incidendo, da un lato, sulla correttezza delle tariffe applicate ai servizi offerti e dall’altro, aumentando a dismisura il numero degli operatori non autorizzati ad operare nella Capitale in danno di quelli autorizzati». Il comune collinare di Campodimele – una sola strada e 700 abitanti – aveva allestito la propria area di sosta in un piazzale capace di ospitare soltanto 15 auto, in quanto in larga parte occupato dagli spazi di transito e rifornimento dell’unico distributore di carburante del borgo.
Un numero talmente esiguo da rendere impossibile lo stazionamento. Le fiamme gialle non hanno mai riscontrato la presenza di autovetture da noleggio con conducente, né tantomeno il rientro alla sede di alcuna di esse al termine del servizio, come confermato anche dai residenti della zona. Le vetture, invece, operavano liberamente sul territorio capitolino come normali taxi talvolta parcheggiate davanti ai più lussuosi hotel del centro storico, in attesa di clienti occasionali, più spesso in sosta abusivamente negli spazi riservati alle vetture Ncc presso l’aeroporto internazionale di Fiumicino.
Al termine delle indagini, dunque, le fiamme gialle della compagnia di Fondi hanno denunciato per abuso d’ufficio e falso ideologico 59 responsabili, quasi tutti romani, ed hanno sequestrato 71 licenze rilasciate a Campodimele.
Fonte: Corriere della Sera
Ultima modifica: 6 Luglio 2014