Dopo le proteste degli scorsi giorni ieri i tassisti sono scesi in piazza, con un presidio davanti a Palazzo Marino per chiedere al sindaco Beppe Sala un giro di vite contro il fenomeno dell’abusivismo che a Milano ha raggiunto proporzioni enormi. Ad incontrare i rappresentanti della categoria è stato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, assieme all’assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e al comandante della polizia locale Marco Ciacci.
Dagli amministratori sono arrivate alcune rassicurazioni: in occasione di eventi speciali come il Salone del Mobile, saranno potenziati i controlli anti abusivi da parte delle forze dell’ordine e Palazzo Marino si impegnerà sul fronte della comunicazione per tutelare i lavoratori con regolare licenza, fornendo agli utenti tutte le informazioni utili sui numeri da contattare, i servizi forniti e le postazioni taxi presenti sul territorio. Sempre in concomitanza con il Salone si dovrebbe arrivare all’applicazione del protocollo d’intesa che prevedeva un ampliamento degli agenti deputati a questo tipo di controlli. Un documento predisposto nel 2014 da Marco Granelli, ai tempi assessore alla Sicurezza nella giunta Pisapia. «L’assessore alla Sicurezza ha subito detto che metterà in campo un ampliamento dei controlli e della repressione in questo settore, e questo lo riteniamo un passo importante» afferma Claudio Severgnini ( Tassisti Artigiani Milanesi).
Le rappresentanze di categoria parteciperanno inoltre a un incontro con il Prefetto assieme ai membri della giunta: «Puntiamo a coinvolgere anche le forze dell’ordine per riuscire a ricostruire quella che doveva essere una task force contro l’abusivismo e fare in modo che venga debellato in maniera consistente». «Ci saremmo aspettati di essere ricevuti dal sindaco, come andiamo chiedendo da tempo nelle nostre lettere» polemizza Raffaele Grassi, presidente del Satam Cna, «evidentemente il primo cittadino non ha il tempo né la volontà di occuparsi delle nostre richieste». Altro punto critico riguarda le nuove tecnologie: alle attività delle piattaforme come Uber e Zego «oggi si aggiungono le prestazioni di trasporto persone degli abusivi di varie nazionalità e dell’applicazione francese Heetch, che vedendosi assolutamente impunita ha deciso di allargare il servizio nelle 24 ore, e non solo in orario notturno come fatto fino a oggi». I tassisti lamentano una pressoché totale mancanza di interlocuzione col Comune di Milano: la “barriera” è stata eretta ai tempi di Pisapia, e con l’avvento di Beppe Sala le cose non sono migliorate. «Neppure quando vanno a modificare la viabilità coinvolgono le categorie» spiega Marco Marani della Cgil, «senza contare che in Centrale il numero di posteggi a nostra disposizione non è proporzionato alla mole di persone che transitano attorno alla stazione».
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Ultima modifica: 10 Aprile 2018