847-mpSono aumentati gli autisti abusivi, soprattutto pakistani a cui si sono aggiunti ora i cinesi, che arrivano in aeroporto «a caccia» di clienti tra i connazionali che sbarcano per Expo. Situazione che sta creando problemi ai tassisti che lavorano in regola e sono costretti a fare i conti con la concorrenza sleale di stranieri che sprovvisti di licenze sottraggono lavoro. Gli abusivi vanno a colpo sicuro, attenti ai voli che portano loro clienti tra i connazionali, facili da adescare, arrivano a Malpensa soprattutto nel tardo pomeriggio, dopo le 17 e fanno il loro carico.

Difficile sfuggire alla loro morsa, agganciano il cliente appena sbarcato, e subito si mette in moto la macchina, parte la telefonata al cellulare e davanti al Terminal arriva l’auto o il furgone per caricare. Non solo pakistani o indiani, ora ci sono anche i cinesi. All’interno del Terminal si muovono delle giovani cinesi, distribuiscono un biglietto con foto dell’auto e numero di cellulare e il gioco è fatto, agevolati, i clienti, dal fatto che sono connazionali ad offrire il servizio e dunque non c’è neppure il problema della lingua per farsi comprendere.

Un vero e proprio business ma illegale. «Non possiamo continuare a lavorare in questo modo – dice un tassista – di giorno ne vedi pochi in giro, ma dopo le 17, in concomitanza dei voli che a loro interessano, arrivano in massa. Si sentono padroni del territorio, ti minacciano pure». A sollecitare attenzione sul fenomeno degli abusivi qualche mese fa era stato Massimo Campagnolo presidente del Ctm (Consorzio taxi Malpensa) che ribadisce: «La situazione è preoccupante, ci sono individui che arrivano anche a minacciare, non si lavora tranquilli. E a dire il vero noi l’effetto positivo di Expo non l’abbiamo ancora sentito. In un momento già di crisi vedersi il lavoro sottratto da chi lo fa senza rispettare le regole è inaccettabile. Servono interventi».

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Ultima modifica: 18 Maggio 2015