In arrivo nuove colonnine fast charge e risorse per convertire le vetture da termico ad elettrico. Lo ha annunciato oggi l’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini intervenendo sul tema in Consiglio comunale. “A Firenze sono attive 173 postazioni pubbliche di ricarica e due colonnine di ricarica fast charge dedicate ai tassisti, alle quali si aggiungeranno a breve altre due postazioni ad uso esclusivo dei professionisti – ha detto Bettarini – A queste si aggiungono le colonnine allestite dalle cooperative nelle proprie sedi. Ovviamente, i tassisti possono già accedere anche alle 173 postazioni doppie (per un totale di circa 400) attive in città”. Per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse derivanti dalle nuove 70 licenze, ha proseguito l’assessore, “sono in fase di definizione le modalità esatte, prevedendo in ogni caso 50mila euro da destinare a chi vorrà attrezzare la vettura per il trasporto di disabili e 150mila euro aggiuntivi per convertire i mezzi da trazione termica a trazione elettrica. Sono inoltre previsti ulteriori investimenti sull’implementazione delle colonnine elettriche in un quadro che vede Firenze città più virtuosa d’Italia con 176 postazioni pubbliche su circa 1700, oltre il 10% del totale nazionale”.
“A breve saranno attivi a Firenze 70 taxi elettrici ed è un buon traguardo per la mobilità sostenibile ma ancora è poco chiaro come saranno investiti i proventi delle nuove licenze e sono insufficienti le colonnine di ricarica previste”. Lo afferma la consigliera comunale di Alternativa Libera, Miriam Amato, che aggiunge: “Ad oggi sappiamo solo che l’80% dei proventi sarà destinato a coloro che già detenevano una licenza ed il 20 % per migliorare il sevizio del trasposto pubblico non in linea. Abbiamo chiesto un approfondimento in merito visto che si parla di circa 12.250.000 euro: infatti le licenze sono costate 170.000,00 l’una”. La consigliera comunale chiede poi di potenziare le postazioni di ricarica: “Ad oggi sappiamo che ci saranno due colonnine elettriche per ricaricare i taxi, attive da subito. Altre due previste in futuro per tutti e 70 i taxi: forse un numero troppo esiguo, soprattutto in un un contesto in cui la mobilità elettrica soffre quotidianamente a causa dell’inciviltà di chi occupa gli stalli di ricarica, dei pochi carro attrezzi pronti ad intervenire e delle auto del car-sharing che occupano spesso più postazioni contemporaneamente. Un utente che possiede un mezzo elettrico, oggi nella nostra città, non sempre riesce ad utilizzarlo”.
Leggi l’articolo completo su
Ultima modifica: 10 Gennaio 2017