La stazione di Santa Maria Novella ancora una volta si dimostra terra di conquista per borseggiatori e ladri.
Le vittime non sono solo incauti viaggiatori, soprattutto stranieri ma anche quanti, come i tassisti, la
stazione si trovano a frequentarla tutti i giorni per lavoro. Nelle ultime settimane ci sono state diverse
denunce di furto per i colpi messi a segno all’interno delle auto bianche ferme in attesa dei clienti.
Furti con destrezza, approfittando di un attimo di distrazione o del momento in cui il tassista scende per
caricare o scaricare i bagagli dei clienti. È accaduto così anche qualche giorno fa quando da uno dei taxi
appena arrivati alla stazione è stato portato via un borsello in pelle. Mentre l’autista scaricava la bauliera,
un uomo, incurante del via vai di gente e di agenti, si è avvicinato al finestrino, ha allungato una mano
all’interno, per poi nascondere qualcosa all’interno del giubbotto che teneva appoggiato sul braccio – tipico
atteggiamento di chi si dedica a questo tipo di attività – e con passo veloce si è allontanato dalla piazzola
dei taxi, come un turista qualsiasi.
Peccato per lui che ad assistere alla scena, da una trentina di metri di distanza, ci fossero gli agenti della
polizia ferroviaria impegnati nel servizio di controllo dell’area esterna. Non appena si sono resi conto di
quello che stava accadendo gli agenti hanno iniziato a inseguire il ladro. Che alla vista dei poliziotti ha
tentato di accelerare il passo.
Non è servito: raggiunto poco dopo, l’uomo ha inizialmente provato a negare tutto. Ma quando è stato
perquisito dall’interno del giubbotto è saltato fuori un grosso portamonete in pelle con i documenti intestati
al tassista, oltre alla bella cifra di 2 mila euro in contanti.
L’uomo è un marocchino di 30 anni, vecchia conoscenza della polizia ferroviaria dal momento che in
passato era stato già arrestato per furti con destrezza sempre nella stessa zona della stazione.
Per lui è scattato l’arresto e la pm di turno Daniela Cento ha chiesto la misura cautelare in carcere. Il
giudice Elisabetta Pagliai, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il trasferimento nel carcere di
Sollicciano. Si cerca adesso di capire se l’uomo sia responsabile anche degli altri furti che sono stati
denunciati in passato dai tassisti o se ci siano altre persone dedite a questa attività.
Gli ultimi dati diffusi da Ferrovie dello Stato, poco più di un mese fa, rivelano che l’aumento dei controlli
nella stazione di Santa Maria Novella nei primi otto mesi dell’anno, ha prodotto il 18 per cento in meno di
furti. Con l’introduzione dei varchi per accedere ai binari sono drasticamente calati i borseggi dentro la
stazione ma spesso i ladri vanno a caccia delle loro prede nel perimetro esterno. Quello che ospita le
fermate degli autobus o i taxi.
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Ultima modifica: 29 Settembre 2016