Misure più morbide per regolare l’accesso all’aeroporto e un multipiano obbligatorio per gli Ncc «troppo lontano dall’area Arrivi», che piace poco ai noleggiatori romani.
Il piano di Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, presentato qualche settimana fa, era stato annunciato come una dichiarazione di guerra a tassisti e noleggiatori abusivi. Telecamere, tempo limitato per gli accessi dei noleggiatori con conducente provenienti da Comuni fuori Roma. E ancora: prenotazioni con preavviso di un’ora ogni cento chilometri di distanza tra Fiumicino e il Comune di rilascio dell’autorizzazione, forze di polizia nei box all’interno dei terminal.
L’idea, in fase sperimentale fino a ottobre, era l’uovo di Colombo: monitorare gli accessi con le telecamere, chiedere agli Ncc di fuori Roma di accreditarsi ad ogni viaggio e controllare targhe e permessi tentando di scovare i furbi, ovvero quelli che si spacciano per noleggiatori, ma di fatto fanno i tassisti, spesso truffando i turisti. Ma alcune regole sventolate in fase di presentazione della nuova area “Stop&Go” dedicata ai noleggi con conducente, voluta per frenare il fenomeno delle corse illegali in aeroporto, sono state cancellate dall’Enac che ha rivisto i criteri per l’accesso al Leonardo da Vinci, inaugurando un multipiano dedicato alle auto a noleggio che piace poco, perché troppo lontano e scomodo per i clienti in arrivo a Fiumicino.
Una scelta, quella di ammorbidire le regole d’accesso, giunta dopo il ricorso presentato dall’Anitrav, associazione di noleggiatori, che riteneva il provvedimento che controllava accessi, limitando la libertà di movimento degli Ncc, illegittimo e lesivo dei diritti dei noleggiatori (il ricorso è stato ritirato). Ricorso che rischiava di far saltare tutto il piano della nuova viabilità. Dall’ultima delibera Enac, firmata dal direttore Vitaliano Turrà, quindi, è sparito il preavviso di un’ora ogni cento chilometri, considerata una delle novità del provvedimento nella lotta all’abusivismo, visto che molti Ncc hanno licenze rilasciate da comuni molto distanti da Fiumicino.
Non piace nemmeno il multipiano agli Arrivi (all’area Partenze non ci sono problemi perché l’accesso è garantito a tutti) messo a disposizione da Adr ai noleggiatori non subconcessionari (dove i pulmini 12 posti non riescono ad entrare per problemi d’altezza e sono costretti a parcheggiare sul marciapiede) per liberare la viabilità dedicata alle auto private, troppo lontano dai terminal, dicono molti passeggeri (prima potevano salire con l’auto a nolo lungo la viabilità secondaria distante una ventina di metri dall’uscita), che oggi costringe i clienti degli Ncc (anche quelli di Roma e Fiumicino) a una lunga e scomoda passeggiata, spesso tra scooter parcheggiati sui marciapiedi e tornelli improvvisati difficili da oltrepassare con le valige al seguito.
Gli unici Ncc autorizzati a entrare nella viabilità primaria, infatti, sono i subconcessionari che pagano circa 300mila euro l’anno per avere le aree sosta adiacenti al terminal e un box prenotazioni interno. Tutti gli altri non possono arrivare con l’auto davanti agli Arrivi. Questa limitazione fa sì che molti Ncc che parcheggiano al multipiano (dopo aver pagato 2 euro per i primi 40 minuti), debbano necessariamente allungare il tempo della sosta a causa dei frequenti ritardi degli aerei e della necessità di attendere il cliente alle prese con il recupero dei bagagli. Tradotto: altri 5 euro da pagare.
Non migliora nemmeno l’abusivismo interno all’area Arrivi. Sono una quindicina i noleggiatori con tanto di cartellini di sedicenti cooperative attaccati al collo che operano illegalmente dentro il terminal arrivi T3, «agganciando» i clienti stranieri e italiani, effettuando di fatto un servizio taxi. Il tutto davanti agli operatori delle forze dell’ordine che lunedì pomeriggio, ad esempio, non si occupavano della questione, e sotto le telecamere della sicurezza aeroportuale. Proprio il Messaggero aveva denunciato il malaffare più di un anno fa, con turisti truffati, costretti a pagare cifre elevate per passaggi cumulativi: erano scattati blitz e controlli.
L’altro giorno la situazione al Da Vinci era la stessa, con i noleggiatori che importunavano i turisti in uscita proponendo corse per la capitale con il solito trucco: «Taxi?». Le nuove regole addolcite non hanno scoraggiato i furbi.
Fonte: il Messaggero
Ultima modifica: 10 Agosto 2014