Il servizio del commercio di Ginevra ha intimato a Uber, la società di trasporto privato che dagli Stati Uniti si sta espandendo in Europa, di cessare la sua attività sul territorio cantonale. Essa viola infatti la legge sui taxi. La decisione è stata notificata alla fine di marzo, ha spiegato Patrick Baud-Lavigne, direttore dello staff del consigliere di Stato Pierre Maudet, confermando una notizia della Tribune de Genève.
Stando allo Stato, l’azienda californiana funziona infatti come una centrale che riceve le chiamate per le corse, era al corrente sin dall’inizio delle regole e ha deliberatamente deciso di non rispettarle. Di tutt’altro parere è Uber, che si ritiene invece “un’impresa attiva in ambito tecnologico, che permette di far incontrare domanda e offerta su uno specifico mercato”. Un divieto, spiega, equivarrebbe “a proibire le e-mail perché non rispettano la legge sulla posta”. Un ricorso alla giustizia è già annunciato.
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Ultima modifica: 15 Aprile 2015