“L’Atto di Segnalazione al Governo e al Parlamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti supera ogni limite di continenza, iniziando dai Poteri che gli sono specificamente attribuiti dall’art. 36, lett. m) del D.l. 24/01/2012 n. 1, che il Governo Monti ha voluto specificamente limitare rispetto a quelli della L. 481/95, riducendoli ad una semplice attività di monitoraggio del servizio taxi e delle tariffe, con funzione meramente consultiva su richiesta dei Comuni e delle Regioni.
Sarebbe, dunque, interessante conoscere quale sia stato lo stimolo che ha indotto l’Autorità a travalicare tali, limitatissimi, poteri che il Decreto Monti gli concedeva rispetto al settore taxi, per rivolgersi con l’Atto di Segnalazione in questione a due interlocutori quali il Governo e il Parlamento (che non sono compresi dalla richiamata lettera m). Peraltro, si tratta di un atto in cui l’Autorità interviene nel settore del TPL non di linea con una personalissima visione, che da un canto la porta a riconoscere solo al taxi il ruolo di servizio pubblico locale, e dall’altro ad una sorta di “tana libera tutti” rappresentata da una proposta di articolato più simile ad “un’amnistia” che ad un intervento emendativo della Legge 21/92 che regolamenta il settore.
Infatti, l’articolato allegato alla segnalazione, comprende tutto quanto si muova, a prescindere da come si muova, con un unico effetto rilevabile: la garanzia di consentire la sanatoria di quanti – di fatto – hanno deciso di investire capitale (soprattutto se straniero) nella intermediazione del servizio pubblico utilizzando manodopera a basso costo ed a qualità zero.
Uritaxi ritiene che la strada da seguire per un intervento legislativo di revisione del settore del TPL non di linea, non è certo quella “dell’amnistia” proposta dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Come abbiamo sempre fatto in passato, anche in questa circostanza formuleremo la nostra proposta, sui cui contenuti siamo in grado sin d’ora di garantirne uno intangibile, irrinunciabile e non negoziabile: la difesa del lavoro rispetto alla tutela parassitaria delle speculazioni capitalistiche in atto nel settore, ai danni degli operatori che hanno investito i sacrifici di tutta la loro vita per il sostentamento delle loro famiglie e per assicurare professionalità nel servizio a favore dell’utenza”.
Loreno Bittarelli
Presidente Nazionale Uritaxi
Ultima modifica: 6 Giugno 2015