Nell’articolo dell’11 ottobre 2023 de Il Sole 24 Ore, a firma di Flavia Landolfi e Vittorio Nuti, si dice che il mercato delle licenze sia “un tema tutto italiano” e che “il mercato delle licenze non esiste fuori dall’Italia per il semplice fatto che i titoli restano sempre nella disponibilità della Pa. Non si vendono e non si comprano”. Niente di più falso! Le licenze hanno un valore di mercato in Spagna, Grecia, Francia e Belgio, solo per citare alcuni esempi europei. Qui i valori delle licenze si attestano tra i 180 mila euro di Madrid e i 450 mila della Costa Azzurra. Perfino nell’emblema del liberismo più sfrenato, New York, le licenze taxi hanno un valore di 200 mila dollari, crollato, dal milione di dollari che avevano raggiunto, in seguito alla predazione del mercato da parte di due multinazionali che oggi, alla faccia della concorrenza, lo controllano per circa l’80%. Le differenze dal prima e dopo lo sbarco delle multinazionali, sono due: le tariffe sono salite alle stelle, ed il vecchio valore delle licenze taxi è oggi assorbito e concentrato nelle capitalizzazioni di borsa delle multinazionali quotate.
Claudio Giudici
Presidente nazionale Uritaxi