La rivolta era nell’aria. «Uber ci uccide» dicevano i taxisti qualche settimana fa. E ieri sera è esplosa la protesta. Rumorosa, affollata. A due passi dal centro. Un centinaio di taxisti si sono presentati davanti al teatro Colosseo di via Madama Cristina. C’era lo spettacolo di Claudio Bisio. Lo avevano pubblicizzato così: «Trasporto gratis con Uber pop». E il popolo delle auto di piazza si è mosso in blocco al termine della performance. Cento taxi hanno invaso la strada. Hanno bloccato le auto del trasporto privato («Tanto li conosciamo tutti») e hanno dato vita alla protesta più clamorosa contro Uber che sia mai stata inscenata in Italia. Violenta? No. Ma di certo animata: «Perché questa gente ci ruba il pane. Sono illegali, non garantiscono la sicurezza dei clienti. E intanto le autorità stanno a guardare» (…)
Leggi l’articolo completo su La Stampa a questo indirizzo
Ultima modifica: 21 Gennaio 2015