Autonoleggiatore con conducente: mestiere di un tempo che pare tornato di gran moda, perfino nei paesi. Sarà che la crisi aguzza l’ingegno e spinge a inventarsi un lavoro.
Quanto all’utenza, c’è il popolo della notte in cerca di sballo, o chi ha avuto la patente ritirata, oppure qualche anziano da accompagnare in ospedale. Ma si tratta di richieste sporadiche, che non bastano a giustificare la folla di richiedenti, dove i Comuni avviano un bando. Perché la grande corsa ad accaparrarsi l’autorizzazione per svolgere servizio di Ncc?
È già avvenuto nel Comune di Varmo, dove gli aspiranti noleggiatori sono stati una trentina, da tutta Italia. Altrettanto si prevede a Bertiolo: nel recente consiglio comunale è stato approvato il regolamento e si darà corso al bando. La civica assemblea, presieduta dal sindaco Mario Battistuta, ha deliberato per un massimo di tre noleggiatori, di cui almeno uno attrezzato per il trasporto di disabili. Si vuole infatti dare alla comunità questo servizio, visto che – partendo da una rimessa in loco – risulta più conveniente del taxi.
Come del resto a Varmo. Il primo cittadino, Sergio Michelin, informa che si tratta di una procedura piuttosto complessa. Nel Comune è attivo un noleggiatore con conducente, che mette a disposizione un furgone a 9 posti, coprendo le necessità dei residenti.
Si tratta di Maurizio Capitani, titolare di Friul Ncc, che ci ha riferito le proprie esperienze. Accompagna persone in aeroporto, in ospedale a cene o a feste.
Capitani aiuta a chiarire il dilemma dei tanti richiedenti. «La legge – dice – obbliga l’autorizzando ad avere una rimessa sul territorio del Comune. Ma chi controlla poi che resta qui? Uno di Roma può ottenere l’autorizzazione in un paese del Friuli ed esercitare in quella città, sapendo benissimo che non sarà mai scoperto l’inganno. A me non dà fastidio perché non mi fa concorrenza, ma non è giusto. Anche sulle attrezzature per l’handicap bisognerebbe controllare meglio».
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Ultima modifica: 2 Marzo 2016