Le sanzioni sono più che decuplicate nel giro di un anno: nel primo trimestre del 2018, i ghisa del reparto Freccia 1 hanno staccato 33 verbali per violazione dell’articolo 86 del Codice della strada, cioè per punire i tassisti abusivi; nello stesso periodo del 2017, il numero delle contravvenzioni si era fermato a 3.

Nel mirino dei ghisa sono finiti soprattutto i driver dell’app Heetch, che si improvvisano conducenti al volante delle loro auto private per rispondere alle chiamate dei giovani tiratardi, e gli autisti cinesi «assoldati» dall’app Risciò per scorrazzare i turisti connazionali in giro per l’Italia. In linea con il 2017, invece, i dati che riguardano i trasgressori dell’articolo 85, relativo al servizio di noleggio con conducente: da 25 a 29 nel giro di dodici mesi. I numeri aggiornati sono stati comunicati ieri dagli assessori a Sicurezza e Mobilità Anna Scavuzzo e Marco Granelli nel corso della commissione comunale congiunta dedicata all’audizione dei rappresentanti dei tassisti.

I delegati, a cominciare dai presidenti di Satam e Tam Raffaele Grassi e Claudio Severgnini, hanno incalzato l’amministrazione sul fronte della lotta agli irregolari, non senza qualche scaramuccia verbale con i due esponenti della Giunta Sala. Scavuzzo ha replicato con i numeri delle multe e con quelli del potenziamento temporaneo della squadra anti-abusivi di piazza Beccaria: da 11 a 26 agenti in servizio nella settimana del Salone del Mobile. Tuttavia, ha aggiunto la vicesindaco, «questo fenomeno in crescita non può essere affrontato solo per azione della polizia locale, è necessario che l’offerta e la qualità del servizio taxi siano più alti per non lasciare spazio agli abusivi». Granelli, invece, ha ricordato l’investimento da 6 milioni di euro nel biennio per il ricambio dei veicoli inquinanti, «con priorità per chi utilizza il mezzo per lavoro, in primis trasporto merci e tassisti». Già, i tassisti. In attesa che diventi realtà il protocollo d’intesa da sottoscrivere in accordo con la Prefettura, gli esponenti dei padroncini restano sul piede di guerra: «Sono anni che sentiamo sempre le solite promesse: è ora di agire», afferma Silla Mattiazzi di Uiltrasporti. «Le parole non bastano più, servono i fatti», gli fa eco Marco Bonelli di Federtaxi.

Dal canto suo, il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale lancia una serie di proposte «per adeguare il servizio Auto pubbliche al boom turistico di Milano»: dalla lotta senza quartiere ai cosiddetti «taxi etnici» all’incentivazione dei sistemi di pagamento elettronico, dal rinnovo del parco auto ai corsi d’inglese per i conducenti.

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Ultima modifica: 19 Aprile 2018