Divampa la polemica sul lancio di UberPop, il servizio di auto a noleggio con conducente prenotabile attraverso una app sul cellulare.
È la versione low cost di quella sbarcata un anno fa a Milano, duramente contestata dai tassisti per concorrenza sleale. Invece delle berline nere dotate di interni in pelle, si passa a utilitarie più spartane (VW Golf e simili), a tariffe competitive: 2 euro e 50 centesimi alla partenza e 49 centesimi per minuto con costo minimo di 5 euro. Alla guida niente autisti professionali, bensì chiunque abbia la patente da 3 anni, una macchina di proprietà non più vecchia di 8 anni con almeno 4 posti, assicurazione per i passeggeri e fedina penale pulita.
Le selezioni avvengono online e la società Uber tratterrà il 20 per cento dell’incasso di ogni corsa effettuata. L’iniziativa ha creato in poco tempo una valanga di proteste, capitanate dagli assessori alla Sicurezza Marco Granelli e alla Mobilità Pier Francesco Maran, che hanno chiesto un incontro al Governo e al ministro Maurizio Lupi.
Secondo gli assessori è a rischio la legalità: «Questa novità espone le persone che decideranno di chiedere soldi per fare il tassista abusivo alla confisca del veicolo, a una sanzione amministrativa e alla sospensione della patente come previsto dal Codice della Strada».
Fonte: Libero Milano
Ultima modifica: 8 Maggio 2014