Cari colleghi, è da poco terminata la riunione al Ministero dei Trasporti con le sigle dei taxi e ncc.
Vi ricordo che il Parlamentino Taxi alcune settimane fa aveva nominato una commissione tecnica per elaborare eventuali proposte condivise in preparazione dell’incontro col Ministero.
All’inizio della riunione però, alcune sigle, pur facendo parte del Parlamentino taxi, a sorpresa, ed in modo a nostro avviso alquanto scorretto, hanno consegnato una proposta tutta loro, all’insaputa di tutte le altre sigle del Parlamentino.
Le sigle in questione sono le stesse che si sono sempre contraddistinte nei momenti difficili e che ben conosciamo, che aderiscono a Rete Imprese Italia e Alleanza Cooperative e più precisamente: Confartigianato, Cna, Casartigiani, Legacoop e Confcooperative.
Nel nostro intervento abbiamo chiesto al Ministero che rendesse noto a tutti il testo di tale proposta, disconoscendola nel frattempo come espressione del Parlamentino, in attesa di venirne a precisa conoscenza dei contenuti. Il Ministero ci ha assicurato che a stretto giro ci invierà il testo, e noi naturalmente subito dopo lo renderemo pubblico a tutti.
Ascoltando però con attenzione gli interventi dei consegnatari del documento, abbiamo avuto la brutta impressione che costoro, invece di voler – come vorremmo noi – lottare per rendere illegittime tutte le forme di abusivismo e i servizi alternativi attualmente presenti nel nostro settore, (noleggi, nuove applicazioni, sevizi di cortesia, navette, ecc, ecc.), ci è sembrato che le volessero “regolare” e quindi legittimare.
Se così dovesse essere, pur essendo stati noi per primi a cercare un dialogo con tutti, pur di far fronte comune contro le liberalizzazioni, abbiamo espresso in anticipo tutta la nostra più ferma contrarietà.
Inoltre, abbiamo consegnato ufficialmente al Ministero una lettera che smonta tutte le tesi dell’Antitrust, in quanto alcuni rappresentanti del noleggio presenti le stavano sostenendo.
Abbiamo poi ribadito che per regolamentare le app non serve alcuna modifica alla Legge 21, come alcuni hanno chiesto, perché la stessa Legge non ne proibisce l’utilizzo, e noi non siamo contrari alle innovazioni, ma abbiamo chiesto però pesanti sanzioni per tutti gli operatori che utilizzano qualsiasi applicazione come strumento per violare le Leggi, ed ancor più pesanti sanzioni per i gestori delle stesse e per chi “ricarica” sul prezzo finale della corsa che deve pagare l’utente.
Al termine, il Ministero ci ha detto che nei prossimi giorni ci avrebbe consegnato un articolato di Legge che recepisce le richieste delle categorie (già immaginiamo quali saranno), e che avremmo dovuto fornire i nominativi per formare una commissione tecnica di 7 persone che lo esamini affinchè il Ministero possa portarlo subito in approvazione al Parlamento.
Per il momento rimaniamo in attesa dei documenti ufficiali.
Subito dopo però, ho la vaga impressione, come del resto avevamo previsto già da diversi mesi fa, che dovremo immediatamente riunire i colleghi URI e URITAXI di tutta Italia come abbiamo fatto nei momenti più difficili per la nostra categoria, e che ormai si stanno ripetendo troppo spesso negli ultimi anni. Ma di questo, come abbiamo sempre sostenuto, una parte di colpa è anche nostra, perchè non siamo ancora riusciti a capire che sta dentro noi stessi, il vero male della nostra categoria.
Ciao a tutti
Loreno Bittarelli