Problemi «di viabilità» tra due tassisti (regolari) in servizio. Tradotto: uno ha tagliato la strada ad un altro per accaparrarsi la corsa appena entrati nello stallo al molo B, l’unico funzionante, presso il T3 arrivi internazionali, comunque far west dell’abusivismo da tempo. Ne è sfociata una violenta lite e si è arrivati in un batter d’occhio all’accoltellamento di uno dei due alla guancia sinistra, il conducente del Taxi Gold Padova 37 (medicato al ps dell’aeroporto, trasportato poi al San Camillo), per mano del Marsigliese, alias Taxi Gold Bolzano 33, tipo «piuttosto tranquillo», dice chi lo conosce bene. È successo ieri pomeriggio, intorno alle 16.45, all’aeroporto di Fiumicino. Unanime la condanna delle sigle sindacali che puntano il dito sulla «situazione di esasperazione nell’aeroporto».
«Episodi tali vanno fermamente condannati e puniti. I problemi alla base sono comunque tanti, la situazione è sotto gli occhi di tutti», evidenzia Daniele Saulli, Uritaxi Lazio. «I mancati controlli sono stati il detonatore. Insieme ad altre rappresentanze, abbiamo inoltrato diverse richieste di intervento sulla questione sicurezza, ma l’amministrazione non ci ha mai risposto e i problemi sono rimasti tali, come anche la rimodulazione dei turni. L’abusivismo dilaga, il nervosismo è elevato, farsi la legge da soli è un attimo. Chiediamo la rimozione del vertice Adr», attacca Angelo Mele, presidente di AssodemosCoop. Stessa linea di Luigi De Cesaris (Confcooperative Lazio) che sottolinea «il disinteresse di Adr sulle politiche di controllo e regolazione degli operatori taxi e Ncc». «L’aeroporto di Fiumicino ha abbandonato il servizio taxi, fatti simili sono la conseguenza dell’esasperazione. Non è giustificare la violenza, ma la struttura di un lavoro precario a cui si somma il procacciamento giornaliero nei corridoi dove passano i turisti, i lavori in corso nei nostri stalli, sia al molo nazionale che a quello internazionale, che ci hanno chiuso da tre mesi il posto di lavoro, lo stato di crisi, Uber a due minuti dall’aeroporto. E poi succede che un sorpasso a destra per arrivare a fare la corsa, cioè a portarsi la pagnotta a casa (parliamo di 50 euro, l’unica corsa per turno di servizio), finisce in accoltellamento. Il clima è questo, complici l’amministrazione e il governo che ha tagliato le accise sul gasolio», si sfoga Angelo Ragucci, responsabile regionale Unica Taxi Cgil.(…..)
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Ultima modifica: 14 Gennaio 2016