«Se lo pijo l’ammazzo». Il tassista è furibondo, urla davanti ai turisti che si tengono indietro dalla lite. Ennesima rissa sfiorata.
I colleghi cercano di calmarlo, mentre punta il dito verso un gruppetto di abusivi. Ce l’ha con un autista che ha tentato di soffiargli un cliente e che lo ha aggredito. «È tutto il giorno che state qua – dice – Andatevene». Sono le cinque di ieri pomeriggio e a Termini un manipolo di romeni sta facendo incetta di turisti. A tirare le fila della gang sono due stranieri sui trent’anni. Rasati, corporatura robusta, in jeans e giubbotto.
Il bailamme arriva fino alle orecchie dei carabinieri che stanno dall’altra parte del piazzale con il furgone parcheggiato all’uscita della stazione. Due militari arrivano dal tassista, gli abusivi spariscono in meno di un secondo. Pochi minuti prima c’era anche una pattuglia della squadra vetture della polizia municipale, impegnata a controllare le licenze di alcuni tassisti, ma è andata via. I carabinieri invitano la vittima a sporgere denuncia, mentre in stazione per un po’ sembra essere tornata la pace.
Gli abusivi a Termini vanno all’attacco dopo la tregua garantita dai blitz lo scorso dicembre della polizia municipale e dei carabinieri, scaturiti dopo alcune risse. Ma è bastato abbassare la guardia per far riesplodere il fenomeno. In via Giolitti, a lato delle pensiline del capolinea del tram ci sono alcune Punto e un’Audi A4 grigia. Le auto hanno i vetri posteriori oscurati. Da Termini esce un signore gentile che porta il trolley di un cliente. Lo straniero viene fatto accomodare, la valigia finisce nel bagagliaio. I ganci lavorano sia dentro il terminal che fuori.
Quando individuano un potenziale cliente, generalmente straniero, chiedono: «Taxi?». E afferrano la valigia, incassando un sorriso. I romeni hanno un giro diverso. Ci sono parecchie ragazze dell’Est, sembrano sapere già dove trovarli. Basta un cenno per capirsi. Con altri turisti, invece, faticano, ma alla fine molti si convincono a seguirli e salire nelle auto parcheggiate proprio davanti all’uscita dei taxi.
In via Marsala è la stessa cosa. Ci sono i parcheggiatori abusivi che cercano di scucire qualche euro e gli autisti illegali, senza licenza, che continuano imperterriti i loro trasbordi. Un signore sui sessanta arriva con una Fiat verde smeraldo e parcheggia in via Marghera, dietro Termini. Lascia l’auto sulle strisce e si dirige alla stazione. Sul parabrezza restano un pacco di piantine ciclostilate della città. Pochi minuti e l’autista torna con un cliente.
Come lui ce ne sono altri sei. Alle 18 la comitiva di abusivi si allarga con l’arrivo di un furgone grigio Ncc, con tanto di autorizzazione a giudicare dalla targhetta esposta di un comune di fuori Roma. Pochi minuti e parte la prima corsa verso il centro. Alle 18 infatti riapre la Ztl e anche i mezzi senza permesso possono entrare senza problemi. E gli abusivi si moltiplicano.
Fonte: il Messaggero
Ultima modifica: 13 Marzo 2014