Sullo sciopero incrociato di venerdì prossimo (taxi, autobus e metro) arriva l’altolà del garante. Ieri l’Authority ha chiesto formalmente alle sigle che hanno convocato le tre agitazioni in calendario il 18 marzo di sforbiciare le ore della protesta, in modo da evitare sovrapposizioni. «L’obiettivo – sottolinea il garante Alesse – è evitare la paralisi. Serve un gesto di responsabilità da parte delle organizzazioni, altrimenti la città si blocca». Il rischio infatti è che si fermino contemporaneamente sia le corse del Tpl sia le auto bianche. E lo stop incrociato metterebbe a rischio il diritto alla circolazione dei romani. Per i sindacati che hanno convocato le proteste, è prevista nei prossimi giorni una convocazione in Prefettura per discutere del cambiamento di orario. LA PROCLAMAZIONE Le prime due sigle a convocare lo sciopero sono state l’Orsa e CambiaMenti, il sindacato guidato dalla pasionaria Atac Micaela Quintavalle. La prima organizzazione ha indetto un’agitazione dalle 08.30 alle 12.30 di venerdì, la seconda invece ha annunciato, nello stesso giorno, una serrata di 24 ore. Quindi, al netto delle fasce di garanzia, metro e autobus sarebbero a rischio dalle 8.30 alle 17.00 e poi dalle 20.00 fino a fine servizio. In contemporanea, dalle 8 alle 22, undici associazioni di categoria dei tassisti (oltre ai tre confederali Cgil, Cisl e Uil anche Satam, Uti, Ugl, Usb, Tam/Acai, Federtaxi/Cisal, Unimpresa, Uritaxi e Unica) hanno deciso di scioperare a livello nazionale. Ecco perché, secondo l’Autorità, è legittimo aspettarsi che se non ci saranno modifiche sugli orari, i romani sprovvisti di un mezzo privato venerdì corrano il pericolo di ritrovarsi a piedi per diverse ore della giornata. Da qui l’esigenza di un richiamo, che ora verrà spedito anche in Prefettura, negli uffici del prefetto Franco Gabrielli. IL PROVVEDIMENTO Lo sciopero di venerdì, si legge nel provvedimento emesso ieri dal Garante, «che a Roma vedrà coinvolti il personale dipendente di Atac Spa e il servizio Taxi, deve essere limitato nella sua durata temporale». Per questo l’organizzazione sindacale Cambia-menti è stata invitata a ridurre la durata dell’astensione a 4 ore, «concentrandola nell’arco temporale 8.30-12.30». Contestualmente, l’Autorità ha invitato le organizzazioni sindacali nazionali della categoria taxi, «ad escludere dal fermo nazionale la città di Roma Capitale, per tutto l’arco temporale 8.30-12.30, durante il quale è previsto lo sciopero del personale Atac, in modo da consentire forme di servizio alternativo per il diritto alla mobilità dell’utenza».
Leggi l’articolo completo su
Ultima modifica: 11 Marzo 2016