Potrebbe scoppiare a breve un nuovo fronte
nel sempre agitato mondo dei taxi romani. Dopo la decisione di
circa un anno fa dei cda delle cooperative 3570 e 6645 di vietare
ai propri soci di usare il servizio 060609, oggi la commissione
Trasporti del Comune di Roma, per bocca del presidente Enrico
Stefano, ha lanciato un messaggio molto chiaro ai ribelli delle
auto bianche: “Non e possibile vietare il servizio 060609. Il
servizio Taxi, giuridicamente parlando, e in regime concessorio
ed e un servizo pubblico al 100%. È impensabile dire che lo
060609 non si puo installare sul taxi di chi e gia iscritto ad
un radiotaxi, anche perche lo 060609 non e altro che
un’estensione delle colonnine fisse. Semplicemente non possono
farlo. Il nostro obiettivo, quindi, e un servizio che va
potenziato e diffuso e non puo essere vietato”.
In attesa di capire quali saranno le prossime mosse
dell’amministrazione Raggi per far cambiare idea ai consorzi
ribelli, la commissione si e impegnata a sbloccare il prima
possibile risorse del ministero dell’Ambiente pari a 3,7 milioni,
di cui 733.640 euro per lo 060609, finalizzati proprio allo
sviluppo del settore.
“Mi impegnero da subito- ha aggiunto Stefano- per rendere
operativo il fondo del ministero per cercare di far partire
quanto prima proposta di lavoro dell’agenzia per nuove tecnologie
in grado di sviluppare il servizio”. In agenda non solo una nuova
campagna di comunicazione dello 060609 ma anche lo sviluppo
tecnologico per rendere piu efficiente il servizio.
Fonte: Agenzia stampa D.i.r.e.
Ultima modifica: 10 Ottobre 2016