“Molti Ncc oggi non protestano perché anch’essi, come i taxi, chiedono regole contro l’illegalità. Gli Ncc che invece oggi protestano o sono irregolari o sono male informati, o addirittura sono con titoli falsi come emerso proprio oggi da un processo in corso riguardante 900 autorizzazioni ncc false. È incredibile che, nonostante gli interventi del Governo, alcuni di loro stiano manifestando,” dichiara Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, commentando lo sciopero e le manifestazioni dei noleggi con conducente attualmente in corso.
“Il Governo in realtà ha ampliato i margini di manovra rispetto a quanto previsto dalla normativa primaria per gli Ncc. Per quanto riguarda i tempi di attesa di 20 minuti tra un servizio e l’altro, la normativa stabilisce che gli Ncc, in quanto servizio da rimessa, non possano acquisire un servizio su piazza come un taxi ma debbano acquisirlo appunto dalla propria rimessa comunale. Invece il Governo gli sta consentendo, di fatto, di poterlo acquisire anche su piazza, basta che sia decorso un tempo “congruo” dalla fine dell’ultimo servizio, per far rientro in rimessa. Questo è un tempo minimale, diciamo, per dare una parvenza di rispetto della normativa primaria e di rispetto di un principio di logica giuridica: gli ncc non hanno i gravami a tutela dell’utenza previsti per i taxi e dunque non possono fare servizio da piazza. Si tenga presente che 20 minuti tra un servizio e l’altro sono sufficienti per spostarsi da un quartiere all’altro di Roma. Un Ncc che proverrà dalla Calabria potrà legittimamente acquisire un servizio su Roma e dopo 20 minuti dalla conclusione del precedente, sempre su Roma, acquisirne un altro senza dover rientrare in Calabria abbandonando totalmente la comunità locale calabrese,” spiega Giudici.
In merito all’intermediazione da parte delle agenzie di viaggio, Giudici precisa: “Non è affatto esclusa dagli attuali decreti. Al contrario, è regolamentata quella delle piattaforme, e le agenzie turistiche non potranno spacciarsi per piattaforme di intermediazione e viceversa, perché si tratta di realtà completamente diverse.”
“Chi dovrebbe protestare oggi – conclude Giudici – sono i tassisti, che tuttavia non lo fanno, in quanto quelle previste sono limitazioni che almeno in parte riordinano rispetto all’attuale stato di anarchia dove – con regole di favore e differenti, in primis la tariffa libera – molti Ncc ad oggi stanno di fatto facendo servizio di piazza nelle principali città, ossia stanno facendo servizio taxi senza le regole dei taxi e questo si chiama concorrenza sleale”.
Un noleggiatore spiega perchè sia contrario allo sciopero e favorevole alle nuove regole
Ultima modifica: 16 Dicembre 2024