Tre colpi di pistola sparati in aria per terrorizzare il tassista e dunque per non pagare la corsa di taxi da Terni a Piedicolle, nel Reatino.
Il fatto è avvenuto il 19 agosto quando un tassista ternano fermo alla stazione ferroviaria riceve, ore 21,55, la chiamata di un cliente che chiede di accompagnarlo nel Reatino. Ecco la testimonianza riportata dal quotidiano on line: “E’ giovane, tranquillo, si siede accanto a me mentre una collega mi accompagna e prende posto sul sedile posteriore. Destinazione Piedicolle. Il viaggio è assolutamente normale.
Arriviamo sul posto alle 22,30, ci fermiamo dove il cliente indica; è una zona, possiamo dire, di campagna. Mi chiede quant’è il costo del viaggio, rispondo 50 euro, lui fa – bene, grazie e apre lo sportello senza pagare, fa per andarsene; a quel punto cerco di prenderlo per un braccio ma mi sfugge; comincia a correre e io dietro di lui, poi tira fuori una pistola e spara 3 colpi in aria; la collega, terrorizzata, cerca riparo sotto i sedili, io mi blocco mentre lui sparisce nella notte”.
Alla scena assiste una coppia che abita in una casa vicina che chiama subito i carabinieri. Nel giro di qualche minuto arrivano due pattuglie che si sguinzagliano per rintracciare il “cliente con la pistola”. Ma del giovane che si è allontanato sparando per non pagare la corsa si sono perse le tracce. Il giorno dopo il tassista ternano sporge formale denuncia ai carabinieri di Rivodutri che, attraverso alcune foto segnaletiche, riescono a identificare il presunto autore del reato: un giovane residente in zona. Giovane che è stato denunciato a piede libero dagli stessi carabinieri.
Al tassista resta un bello spavento e preoccupazione per il futuro, per un lavoro che sta diventando sempre più pericoloso.
Fonte: Corriere dell’Umbria
Ultima modifica: 5 Settembre 2014