Tassisti abusivi, senza assicurazione, addirittura senza patente e con le vetture intestate a prestanome. Un giro d’affari da migliaia di euro al giorno sulla pelle di turisti ignari che arrivano a Roma alla stazione Termini e vengono spesso truffati. Da mesi la polizia segue con attenzione questo fenomeno e ha già proceduto al sequestro di 38 veicoli denunciando altrettanti autisti. Le indagini del commissariato Viminale, coordinate dal questore Nicolò D’Angelo, hanno preso il via da un tassista abusivo che è stato pedinato dagli agenti e sorpreso proprio mentre adescava una coppia di turisti, costringendoli di fatto con una serie di pressioni a salire sulla sua auto.
Con il passare delle settimane, poi, gli investigatori si sono resi conto di trovarsi di fronte a una vera e propria organizzazione specializzata nel truffare i turisti pretendendo da solo cifre astronomiche per essere accompagnati in albergo. Centinaia di euro, peraltro senza alcun riscontro fiscale, che rappresentano non solo un danno per i visitatori stranieri ma anche per la città: un’immagine rovinata ancora una volta da poche persone che lavorano però fuori da Termini, considerato il «biglietto da visita» della Capitale.
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Ultima modifica: 3 Agosto 2015