479-ddFiori d’arancio per i taxi cittadini: i numeri da chiamare restano gli stessi, ma la flotta a disposizione raddoppia. Da oggi le due cooperative RadioTaxi e ProntoTaxi entrano a far parte di un’unica rete di impresa: i numeri da chiamare restano gli stessi – 5730 per la prima, 5737 per la seconda -, ma tra i due non ci sarà nessuna differenza. «Abbiamo attraversato un lungo periodo di crisi economica: l’idea di unire le nostre due realtà è nata quattro anni fa – racconta Matteo Petrilli, presidente della cooperativa ProntoTaxi -. Ora siamo arrivati al momento del fidanzamento: non solo ci aspettiamo un servizio migliore, ma vorremmo anche far capire ai cittadini che il taxi non è poi così caro».

Per Torino e l’area metropolitana, compresa la zona dell’aeroporto c’è una flotta di 1400 auto bianche: la volontà è di dimezzare non solo i tempi di attesa, ma anche lo spreco di carburante. «Se un cliente doveva aspettare dieci minuti, da oggi saranno cinque – aggiunge Davide Avanzi, presidente di RadioTaxi, che con 750 vetture è la maggiore organizzazione piemontese del settore, a Torino da oltre 40 anni -. Ma non solo. Sarà anche più immediato chiamare auto particolari, come mezzi che possono portare fino a otto persone oppure abilitati al trasporto dei disabili».

Tra le novità c’è stato anche un rafforzamento del lancio di corse satellitare per la ricerca delle auto, oltre a diverse innovazioni per chi alla classica telefonata al centralino preferisce scaricare un’applicazione sul proprio smartphone.

«Sappiamo bene quanto sia importante innovarsi ed essere sempre pronti a offrire ai clienti il meglio che la tecnologia può offrire – continua Avanzi -. Le applicazioni a disposizione sono tre, due nazionali e una che invece funziona solo a Torino».

Per chiamare un’auto senza alzare la cornetta, basta scaricare «it-Taxi», che individua la tua posizione e invia la richiesta direttamente alla centrale oppure «appTaxi», che si può anche prenotare via sms e permette agli utenti di salvare anche le corse preferite. Entrambe le applicazioni funzionano in tutta Italia, mentre dedicata esclusivamente a Torino è Taxiclick. È un’applicazione sviluppata da Cotabo, una delle principali cooperative italiane di taxisti, in collaborazione con la spagnola Taxitronic. L’applicazione permette anche di pagare la corsa con fattura inviata a casa per gli abbonati, anche se in ogni caso, e qualunque sia il mezzo scelto per chiamare l’auto, la corsa si può sempre pagare a bordo sia con bancomat che con carta di credito.

Taxiclick, nata due anni fa e attiva anche in Spagna, Portogallo e Lussemburgo, mostra anche il percorso, il tipo di macchina in arrivo, il numero di licenza del tassista e il tempo d’attesa, il tutto senza costi aggiuntivi. «Tecnologie innovative, attenzione per il cliente, un servizio sempre puntuale e affidabile – conclude Avanzi -. Ecco la ricetta per offrire un servizio sempre migliore, anche a portata di clic».

 

Fonte: La Stampa Torino

 

 

 

 

 

Ultima modifica: 4 Febbraio 2016