L’ innovazione tecnologica non può e non deve diventare la scusa per contravvenire alle regole,
anche se rappresenta il progresso. Le regole vanno prima rispettate e poi, se è il caso, aggiornate. Heetch,
una delle ultime app contro cui si stanno scagliando i tassisti milanesi, è stata già condannata e chiusa in
Francia. Zego, altra app contestata, ha sospeso il servizio su tutto il territorio nazionale, dopo l’intervento
deciso da parte delle amministrazioni di Torino e Genova, schierate apertamente per la legalità e la
sicurezza dei cittadini.
C’è chi denuncia la presenza di abusivi in Stazione Centrale, Malpensa è terra di nessuno e a Linate spadroneggiano i noleggi fai-da-te che si fingono taxi a prezzi stracciati, specie con gli stranieri, malgrado le leggi non lo consentano. Per non parlare della presunta concorrenza sui prezzi degli abusivi, qualche volta in linea con quelli degli operatori regolari del settore e più spesso più cari se non raddoppiati all’arrivo della corsa. Il servizio taxi, alternativo al trasporto pubblico ma necessario per una larga fascia di clientela, rappresenta un biglietto da visita per una città internazionale come Milano e dovrebbe essere tutelato come una risorsa.
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Ultima modifica: 11 Aprile 2018