La legge si applica, nonostante i pareri dei funzionari.
In un comunicato congiunto le organizzazioni sindacali Uri – Unica CGIL e
Uritaxi, chiedono al Ministero dell’Interno di rivedere la circolare n. 300/2016,
nella quale il Direttore Bisogno ha espresso un parere, a loro avviso
discordante, sulla corretta applicazione della normativa vigente.
“Il Consiglio di Stato, nella Sezione I°, nell’Adunanza di Sezione del
25/11/2015, n. affare 00757/2015, oltre alla sedimentata giurisprudenza del
Giudice Ordinario – affermano i sindacati – si sono espressi univocamente
indicando l’attuale impossibilità da parte dei servizi in questione di operare
all’interno del nostro ordinamento giuridico”.
Secondo i sindacati deriverebbe quindi l’obbligo da parte delle Autorità di
Pubblica Sicurezza di intervenire per impedire l’espletamento di attività –
quali Uber e Uberpop – amministrativamente riconosciute totalmente illegali
ed incompatibili con il nostro Ordinamento Giuridico in quanto del tutto prive
di regolamentazione da parte del Legislatore.
“Chiediamo, dunque, al Ministero dell’Interno che la circolare n. 300/2016
venga immediatamente rivista, anche alla luce delle sopra rappresentate
argomentazioni, per evitare di creare ulteriore confusione normativa, che non
farebbe altro che favorire l’abusivismo, ormai dilagante nel settore”.
URI – URITAXI
Loreno Bittarelli
UNICA TAXI CGIL
Nicola Di Giacobbe
In allegato la lettera inviata al Ministero dell’Interno
Ultima modifica: 30 Aprile 2016