Il braccio di ferro tra tassisti e amministrazione comunale, sulle 100 licenze in
più annunciate dal sindaco Nardella, giunge al suo atto finale. L’assessore Giovanni Bettarini riceverà questa
mattina la delegazione dei tassisti per tentare in extremis un accordo. Per ora i margini di trattativa sembrano
pochi. Da una parte il Comune non vuole cedere sul numero delle nuove licenze, 70 fisse per veicoli elettrici e
30 temporanee, aprendo solo uno spiraglio sulla possibilità di rilasciare gradualmente le 70 fisse. Ipotesi che
potrebbe decollare se i tassisti tolgono il «veto» sull’introduzione del sistema di geolocalizzazione che vuole
Palazzo Vecchio, per sapere quante e dove sono le auto bianche in circolazione. Sul fronte dei tassisti
comunque per ora l’unica ipotesi ammissibile resterebbe quella delle 30 licenze ter, su cui le cooperative
hanno già preventivato un investimento da 1 milione di euro. I rappresentanti di cooperative e sindacati sono
stati ascoltati, ieri, anche nella seduta della commissione comunale sviluppo economico. «Vogliamo capire se
ci sarà lavoro a cantieri finiti – ha spiegato Claudio Giudici, presidente del 4390 taxi – e per questo vorremmo
che l’amministrazione intervenisse riconoscendoci maggior flessibilità sui cambi di turnazioni e intervenendo
in maniera strutturale sulle corsie preferenziali: se la mobilità a Firenze è paralizzata dai cantieri, è inutile
aumentare i taxi. Ricordo che ai dati presentati dal Comune sul boom di turismo, fa eco la diminuzione della
capacità di consumo delle famiglie e, per noi, l’aumento della concorrenza di bus shuttle, car sharing e altro».
Alla contestazione nel merito si affianca anche una denuncia di presunte irregolarità della delibera nell’occhio
del ciclone, la 495 del 2015. Roberto Cassigoli, Cgil-Unica, ha definito l’atto illegittimo perché viziato da un
inadempimento legato all’articolo 11 del regolamento comunale. Cassigoli ha sottolineato l’assenza del
rappresentante sindacale, previsto con quello delle cooperative, per la formazione della Commissione
consultiva incaricata di valutare l’organizzazione e l’esercizio del servizio. Se il consiglio comunale darà via
libera alla delibera «i ricorsi saranno inevitabili». Critici i rappresentanti dell’opposizione in commissione, che
hanno invece sollevato il problema generale della mobilità e l’insufficienza dell’analisi fatta dal Comune per
motivare l’aumento di licenze.
Last modified: 7 Ottobre 2015