Il taxi del futuro sarà ibrido ed accessibile a tutti, anche ad anziani e disabili, quantomento in Giappone. Toyota lo immagina così, pronto per una popolazione sempre più vecchia, con il suo JPN Taxi Concept: un prototipo che recupera il primo embrione presentato nel 2013, e lo aggiorna in occasione del Salone di Tokyo 2015 – in partenza il 30 ottobre – per prepararlo al debutto entro aprile 2018. Cinque anni per raccogliere un’eredità pesante, quella della Crown Comfort, una berlina tre volumi regina incontrastata fra i tassisti del Sol Levante, durante i quali il taxi giapponese del futuro è stato e sarà riprogettato dalle basi per essere il più accessibile possibile ad anziani e diversamente abili.
Addio portiere basse e profilo da berlina; benvenuta carrozzeria due volumi (hatchback all’inglese) con altezza da terra ridotta e portiere alte ed a scorrimento. Soluzioni pensate per agevolare tutti, anche i passeggeri a mobilità ridotta, nelle fasi di salita e discesa dal veicolo. Lo spazio a bordo sarà tale da poter caricare anche una sedia a rotelle senza problemi, ma in una carrozzeria comunque abbastanza compatta da permettere la manovrabilità nelle congestionate vie giapponesi. Un occhio di riguardo in fase di progettazione Toyota lo ha avuto anche per l’impatto ambientale ed i consumi: regina dell’ibrido, la Casa giapponese sta sviluppando un nuovo sistema hybrid che sfrutti però l’economico GPL. Un combustibile molto diffuso in Italia più che in altri Paesi, e chissà che questo non spinga il taxi nipponico a trasmigrare anche nel Bel Paese.