Corre sulla piazza, oltre che sulla stampa, la notizia della cena di ieri sera della General Manager di Uber, Arese Lucini, con i deputati Quintarelli (Scelta Civica), Galgano, Catalano e Orellana (tutti e tre ex M5S).
Ci dicano chi ha pagato la cena e se, come sembra, i Deputati in questione, che dovranno votare a breve gli “emendamenti Uber” hanno accettato che sia stata Uber stessa a pagargli il conto. Quanto avvenuto è per noi davvero scandaloso, ma non c’è però da meravigliarsi più di tanto, vista la coerenza politico-istituzionale dei deputati in questione. Quintarelli, infatti, di Scelta Civica, dovrebbe ricordare che ad intervenire, con le norme che oggi Uber chiede di abrogare, fu proprio, da ultimo, il Governo Monti. Mentre Galgano, Catalano ed Orellana, transfughi dal Movimento 5 Stelle, dovrebbero ricordare che gli elettori che hanno votato il movimento e li hanno portati in Parlamento, tra i quali anche qualche tassista, lo hanno fatto perchè stanno dalla parte dei lavoratori, e non dei poteri forti e della finanza mondiale.
Domani inizierà l’esame degli “emendamenti Uber” in commissione e la voce dei tassisti non è stata ancora mai sentita al riguardo avendo, i sottoscrittori degli stessi, recepito supinamente, i testi forniti dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti senza alcuna analisi e studio che li potesse legittimare dal punto di vista del fondamento e della necessità rispetto alle reali esigenze del mercato.
Vedremo quanti saranno i deputati che, in Commissione, voteranno gli “emendamenti Uber” e saremo in tanti a chiedergli perché lo hanno fatto, su quali basi, su quale ragionamento, per far fronte a quali esigenze e perché ritengano di aver dovuto favorire la legittimazione dello sfruttamento parassitario del capitale ai danni del lavoro e dell’impresa solo perché “Uber lo ha richiesto“, e l’ART, altrettanto immotivatamente, ha ritenuto di marchettare la richiesta di Uber.
Nel frattempo abbiamo chiesto di essere ascoltati, ma invano, dal Presidente della Commissione. Ed ora ripetiamo la richiesta ai relatori, perché ci appare impossibile ed incredibile che i deputati che abbiamo votato, assumano decisioni sentendo soltanto le richieste della parte che rappresenta il capitale (per di più straniero) e non le ragioni dei lavoratori e delle imprese (italiane).
Loreno Bittarelli
Presidente URI – Unione Radiotaxi Italiani