Fa discutere l’iniziativa promossa da Uber di offrire una corsa gratuita nel giorno dello sciopero Atm ai nuovi utenti muniti di biglietto o abbonamento dell’autobus. Benedetta Arese Lucini, general manager Italia del vettore privato che offre un servizio di noleggio auto con conducente, ha precisato che con questo gesto la sua società vuole « aiutare i milanesi a muoversi in un momento di difficoltà». Per usufruire della «generosità »di Uber sarà sufficiente presentare al conducente un biglietto Atm o un abbonamento. Un «aiuto» piuttosto interessato: la stessa «promozione» messa in atto lo scorso 9 marzo a Genova (giorno di sciopero generale dei trasporti) ha portato il 200% di iscritti in più rispetto allo stesso giorno della settimana precedente. Più che di promozione si tratta, dunque, di un’iniziativa di marketing aggressivo, una sorta di «campagna acquisti» a scapito dei tassisti, che fanno sentire la loro protesta, parlando – giustamente – di concorrenza sleale. L’apertura del mercato è un valore da difendere, a patto che si svolga attraverso le regole e non a colpi di spot pubblicitari. Tuttavia è chiaro che di fronte a iniziative tanto eclatanti la risposta non può essere l’immobilismo: servono fantasia, servizi più capillari, e costi più bassi naturalmente.
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Ultima modifica: 31 Marzo 2015